Sbiancamento Denti dal Dentista: Guida al Trattamento Professionale
Effettuare uno sbiancamento dei denti dal dentista per ottenere un bel sorriso è una procedura sempre più comune. I “denti gialli” sono un inestetismo che molte persone vogliono risolvere dato che può creare difficoltà nelle relazioni con gli altri, causare problemi di autostima, frustrazione e ansia sociale.
La genetica, l’assunzione di alcuni tipi di antibiotici e le nostre (buone e cattive) abitudini, influiscono sull’aspetto del nostro sorriso. Fortunatamente è possibile, anche nei casi più ostici, porre rimedio a questo difetto estetico. In questo articolo analizziamo i diversi trattamenti di sbiancamento dentale professionali offerti dal dentista.
Sommario
- 1 Sbiancamento denti dentista: come funziona lo sbiancamento dei denti professionale
- 2 Come si fa lo sbiancamento dei denti dal dentista?
- 3 Sbiancamento dentale LED e sbiancamento Laser
- 4 Quanti tipi di sbiancamento esistono?
- 5 Lo sbiancamento dentale è dannoso per i denti?
- 6 In conclusione
- 7 Domande frequenti
Sbiancamento denti dentista: come funziona lo sbiancamento dei denti professionale

Si chiama bleaching il processo di sbiancamento dentale a cui ci si sottopone rivolgendosi a professionisti e si differenzia delle tecniche di sbiancamento dei denti a casa servendosi di prodotti mirati ma che non può raggiungere la stessa efficacia di quello eseguito dal dentista con specifiche strumentazioni.
Se fino a qualche anno fa il bleaching o sbiancamento dentale professionale era un trattamento in voga solo tra chi per questioni lavorative aveva la necessità di interfacciarsi e interagire quotidianamente con persone ora è un trattamento richiesto anche da chi vuole sfoggiare un sorriso smagliante con denti bianchi. Avere i denti di un colore luminoso permette di sorridere con molta serenità e scioltezza ed è indice di una bocca sana e curata.
L’ingiallimento dei denti è da addebitarsi a più cause: età, predisposizione genetica, cibi ”colorati” o fumo. Si può intervenire rivolgendosi al proprio dentista e sottoponendosi a un trattamento per sbiancare la propria dentatura. Esistono diversi tipi di sbiancamento dentale e in generale classificabili in due specifici metodi:
- Per sfregamento, uno sbiancamento che avviene meccanicamente.
- Per decolorazione, un processo chimico al quale vengono sottoposti i denti.
È bene tener presente che, per sottoporsi a questo tipo di trattamento è necessario rivolgersi al proprio dentista oppure a centri specializzati in grado di dare una garanzia sull’efficacia del risultato e sulla qualità del lavoro.
Come si fa lo sbiancamento dei denti dal dentista?

Lo sbiancamento dentale professionale si realizza utilizzando agenti sbiancanti che, con o senza l’ausilio di lampade specifiche, garantiscono il processo di sbiancamento.
Avere una bella bocca e un sorriso smagliante presuppone l’avere una dentatura sana e curata. Quindi, prima di sottoporsi al trattamento puramente estetico è fondamentale procedere con un’accurata pulizia dei denti: tartaro, placca, pigmentazioni esterne devono essere eliminate.
Per effettuare questa prima operazione è sufficiente sottoporsi a una seduta di igiene che, attraverso l’air polishing effettuato con getto d’aria, acqua e bicarbonato di sodio (o altri tipi di polvere), rimuove i corpi estranei da ogni singolo dente. In questo modo la bocca sarà pulita, igienizzata e pronta per iniziare il trattamento estetico dello sbiancamento.
Il bleaching professionale è la tecnica maggiormente utilizzata negli studi odontoiatrici. Per eseguirlo si impiegano due differenti prodotti sbiancanti: il perossido di idrogeno e il perossido di carbammide. Il primo deve essere applicato in più cicli nella stessa seduta di sbiancamento e attivato attraverso una luce blu. Viene a contatto direttamente con la superficie dei denti e lo si fa agire per circa 15 minuti. Solitamente occorrono dalle 2 alle 4 applicazioni per avere effetti soddisfacenti. Il risultato dipende anche dallo stato in cui versano i denti.
Per l’applicazione del perossido di carbammide devono essere impiegate delle apposite mascherine. Si tratta di elementi assolutamente personalizzati, realizzati dal proprio dentista e che, una volta posizionati, devono essere lasciati agire per circa una mezz’ora, affinché possano adeguatamente avviare il processo sbiancante.
Lo sbiancamento con perossido di carbammide viene utilizzato solitamente nello sbiancamento a domicilio o lo sbiancamento interno.
Nel seguente video viene illustrato il processo di sbiancamento dentale professionale:
Sbiancamento dentale LED e sbiancamento Laser
Esistono molti casi di trattamento sbiancante dei denti nei quali è consigliato o necessario l’impiego del laser. È un trattamento particolare attraverso il quale si va a potenziare l’azione degli agenti sbiancanti. Ma come funziona?
Sbiancamento professionale con luce LED

- Innanzitutto viene applicato sulla superficie dei denti del gel a base di perossido di idrogeno ad alte concentrazioni.
- Poi si procede all’irradiamento con luce blu che opera con una specifica lunghezza d’onda.
- Il perossido di idrogeno viene attivato e quando il calore della lampada entra in contatto con il gel si innesca la reazione per cui l’agente chimico inizia a rilasciare radicali liberi.
- Il perossido d’idrogeno, a questo punto, penetra all’interno dei denti e innesca reazioni di ossidoriduzione. Le macchie presenti sui denti vengono scomposte e ridotte in piccoli composti che possono essere eliminati con facilità.
Se vuoi saperne di più sullo sbiancamento dentale con LED ti invitiamo a leggere il nostro articolo specifico. Philips Zoom è uno dei trattamenti più famosi tra quelli sbiancanti realizzati nello studio del dentista.
Sbiancamento professionale con Laser

Lo sbiancamento denti con il laser utilizza il calore per attivare il gel di perossido che viene applicato sui denti. La luce utilizzata solitamente non filtra le emissioni di luce infrarossa, quindi il laser può surriscaldare i denti durante la procedura e alla fine causare danni ai nervi dentali.
La principale differenza tra la luce generata dal laser e la luce LED è il modo in cui viaggiano i fotoni della luce. Nel caso dei laser questi viaggiano in parallelo provocando una luce più concentrata con la stessa lunghezza d’onda. Al contrario, la luce LED è più diffusa poiché i fotoni di luce si raggruppano attorno a una singola frequenza.
Poiché la luce LED è meno concentrata, è possibile coprire un’area di trattamento più ampia, consentendo di trattare tutti i denti contemporaneamente. Inoltre, a differenza dell’intensa energia prodotta dalla luce laser, la luce LED non brucia né danneggia i denti e i tessuti circostanti.
Quanti tipi di sbiancamento esistono?
Oltre allo sbiancamento denti professionale con luce LED o Laser esistono anche metodi domiciliari che possono essere effettuati in autonomia. Li elenchiamo di seguito.
Per uso domestico e per uno sbiancamento denti fai da te, sul mercato, esistono dei prodotti che possono aiutare la persona a eseguire lo sbiancamento dei propri denti senza necessariamente ricorrere all’intervento di un odontoiatra. Si tratta, chiaramente, di prodotti dall’effetto più blando che comunque su alcuni individui possono risultare efficaci. Per citarne alcuni: dentifrici sbiancanti, strisce o penne sbiancanti e kit di sbiancamento denti.
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Per chi preferisce eseguire il procedimento in autonomia ma vuole realizzarlo con strumenti e prodotti professionali, esiste una terza strada: il bleaching professionale domiciliare. Come funziona?
- Il dentista realizza delle mascherine su misura in silicone che aderiranno perfettamente alla dentatura del paziente.
- Al loro interno andrà inserito il gel sbiancante che viene consegnato dal dentista e ha le giuste concentrazioni di perossido di idrogeno o di perossido di carbammide.
- Il tempo di posa varia a seconda del caso, può essere di 30 minuti come di 6 ore consecutive (una notte), attenersi ai consigli del professionista.
- Il procedimento va ripetuto ogni giorno per almeno una settimana a seconda di cosa venga consigliato dal dentista.
Gli esiti di questo procedimento sono assolutamente validi e molto simili a quelli che dà il trattamento del bleaching eseguito sulla poltrona del dentista. Del resto si tratta di un lavoro che viene eseguito e monitorato dal proprio dentista, dunque può vantare un livello professionale al pari di quello che si esegue all’interno dello studio odontoiatrico. Dopo un primo trattamento può essere necessario eseguire qualche richiamo per ripristinare i risultati ottenuti in precedenza.
Lo sbiancamento dentale è dannoso per i denti?

Il primo dubbio che sfiora la mente di chi inizia a pensare di sottoporsi allo sbiancamento denti è se può risultare pericoloso e se può avere effetti nocivi per lo smalto dentale. La rispostae è sì in caso di ripetizioni frequenti del trattamento.
Il perossido di idrogeno – soprattutto in concentrazioni aumentate – comporta la perdita di alcuni minerali dello smalto dentale, che è la causa principale dell’ipersensibilità post-sbiancamento. I kit di sbiancamento domiciliare contengono concentrazioni minori del perossido di idrogeno o di carbammide (tra 6% e 14%). Questo significa che il la perdita dei minerali dello smalto è più lenta e si dà più tempo alla reciproca remineralizzazione dalla saliva e di conseguenza meno ipersensibilità dentale.
È il trattamento più efficace, a oggi, in materia di sbiancamento dentale. Ottimi sono risultati che si ottengono sui denti (superficialmente) ingialliti come i denti scuri a causa di necrosi del nervo. Sono esclusi i denti che hanno subito uno inscurimento del colore a causa di un uso di particolari antibiotici (assunti da sé stessi e dalla madre durante la gravidanza) in fase di sviluppo dentale. Per questi ultimi è necessario un trattamento protesico – restaurativo.
In conclusione
Abbiamo visto in cosa consiste lo sbiancamento professionale dei denti e citato alcune alternative di tipo domiciliare per sbiancare i denti in modo efficace.
Una volta eseguito il trattamento e raggiunto il risultato desiderato, bisognerà adottare comportamenti adeguati per mantenere l’effetto il più lungo possibile dato che non si tratta di un trattamento permanente. Dunque, il fumo o diete a base di alimenti e bevande che minano la colorazione dei denti dovrebbero essere ridotte al minimo. A tutto questo andrà aggiunta una adeguata e quotidiana igiene orale.
Domande frequenti
Quanto costa sbiancare i dei denti dal dentista?
Il costo del bleaching professionale si aggira tra i 200 € e i 600 € a seduta. Solitamente si eseguono da una a tre sedute al massimo per ottenere l’effetto desiderato. Ovviamente esiste una serie di variabili che rendono queste valutazioni, economiche e temporali, assolutamente personalizzate. Sarà dunque, importante, chiedere al proprio dentista un’eventuale idea di spesa.
Se vuoi conoscere i prezzi dei trattamenti di sbiancamento dentale disponibili sul mercato puoi leggere il nostro articolo dedicato a questo argomento.
Quanto tempo dura lo sbiancamento dei denti?
Sbiancare i denti dal dentista non è un trattamento permanente ma sí duraturo. La durata stimata è di 12 mesi, anche se ciò dipende dalle caratteristiche dei denti e dalle abitudini di ogni persona.
Dopo lo sbiancamento, mantenere i denti puliti ed evitare abitudini come il fumo o il consumo di cibi e bevande che tendono a colorare i denti è fondamentale per fare in modo che i denti restino bianchi. Esistono prodotti adatti a correggere temporaneamente l’ingiallimento dei denti come il siero Hismile V34 Colour Corrector.