Maryland Bridge: guida sul ponte dentale per gli incisivi

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Ponte Maryland, il Ponte Per gli Incisivi. Cos’è, Costo e Quanto Dura

ponte maryland

Tra le protesi dentali che hanno come obiettivo la sostituzione di un singolo dente mancante, ce n’è una specifica che si chiama ponte Maryland (o Maryland Bridge, in inglese). Questo specifico ponte dentale è una protesi odontoiatrica non invasiva che viene applicata in caso di caduta di uno dei denti anteriori; la maggior parte di volte utilizzata per rimpiazzare uno degli incisivi.

Tendenzialmente, questo ponte dentale incollato viene utilizzato in via provvisoria (quando, cioè, si attende il completamento di un impianto dentale definitivo), ma esistono anche situazioni in cui si può decidere di installarlo come protesi definitiva.

Vuoi saperne di più sul ponte Maryland? In questo articolo spiegheremo cos’è, come si installa e quanto costa.

Come sostituire un dente caduto: il ponte dentale

Quando uno o più denti vengono a mancare, ci si trova di fronte alla necessità di colmare nel miglior modo possibile lo spazio rimasto rimasto vuoto. Sarà lo specialista che, in base alla situazione di ciascun paziente, deciderà quale delle soluzioni possibili è quella più indicata.

Le alternative principali sono sostanzialmente due: i ponti dentali e gli impianti.

I primi sono delle vere e proprie protesi che vengono ancorate, in maniera fissa o mobile, ai denti adiacenti allo spazio da colmare. Ne esistono di tre tipi:

  • ponti tradizionali: di solito sono realizzati in porcellana e vengono installati quando ai due margini dello spazio lasciato vuoto dal dente caduto ci sono denti sani e robusti in grado di sostenere la struttura protesica (i cosiddetti denti pilastro); questi ultimi, per poter svolgere il loro compito di supporto, vengono limati e ridotti in monconi su cui vengono poi applicate le corone sostitutive. I ponti possono essere fissi o provvisori.
  • ponti a bandiera o Cantilever: si applicano quando il dente mancante è uno solo e per l’installazione della corona protesica è sufficiente un solo dente pilastro (e non due, come nei ponti tradizionali).
  • ponti Maryland: indicati per la sostituzione di un unico dente (si utilizzano spesso per la mancanza dell’incisivo, o, comunque, di un dente anteriore); per questa tipologia di protesi non si utilizzano corone di supporto perché l’intera struttura viene attaccata ai denti rimasti tramite un sistema di cementazione adesiva.

Gli impianti sono invece strutture protesiche consistenti in una vite in titanio che, tramite un intervento chirurgico di modesta entità, viene innestata all’interno dell’osso mandibolare (o mascellare) diventando una radice artificiale sulla quale viene avvitata la nuova corona dentale.

La spesa per l’installazione di un impianto dentale è più alta di quella di uno qualsiasi dei ponti che abbiamo visto sin qui, ma la sua resa, sia estetica che funzionale, è molto spesso migliore.

Ponte Maryland: una soluzione non invasiva

maryland bridge

Il ponte Maryland viene letteralmente incollato ai denti rimasti, quindi ciò che lo differenzia da altri tipi di ponte è, appunto, la sua non invasività. Non è necessario, infatti, nessun intervento di riduzione in monconi nei confronti dei denti destinati a diventare i pilastri del ponte. Questo perché il dente sostitutivo viene realizzato con, ai lati, due speciali alette metalliche, biocompatibili, che vengono incollate alla parete interna dei denti contigui.

Niente limatura dei denti, quindi, – come nell’installazione di altri tipi di ponte -, né intervento chirurgico, come per gli impianti dentali.

Inoltre, questo dispositivo protesico può essere installato sia temporaneamente, nel tempo di attesa necessario per un impianto definitivo, sia come soluzione fissa, ma soltanto nel caso in cui l’unico dente da sostituire sia l’incisivo mandibolare. Vediamo di seguito perché.

Ponte dentale Maryland Bridge: ideale per sostituire gli incisivi

Il Maryland Bridge è considerato il dispositivo protesico d’eccellenza per gli incisivi ed è particolarmente indicato nel caso in cui il dente in questione si sia perduto in seguito ad un trauma (incidente d’auto, lesione sportiva, ecc).

Ecco i vantaggi di una sua installazione:

  • resa estetica ottimale, grazie all’utilizzo di materiali metal free in grado di riprodurre fedelmente l’effetto visivo dei denti naturali;
  • non necessita di alcun intervento chirurgico;
  • dal punto di vista funzionale risulta essere significativamente duraturo e stabile;
  • le strutture che ne consentono l’installazione (cioè, le alette laterali che vengono fatte aderire ai denti contigui) non sono per nulla ingombranti e quindi poco fastidiose da percepire all’interno della bocca;
  • la cementazione adesiva utilizzata ne garantisce la resistenza.

Infine, per il fatto che comunque si tratta di un manufatto che privilegia la “leggerezza” e la semplicità di applicazione, a discapito di solidità e robustezza, viene considerato più adatto per colmare un vuoto nella parte anteriore della dentatura (quella più visibile mentre si parla, o si sorride).

Questo perché in quella zona l’azione masticatoria è meno potente rispetto a quanto accade, invece, nella parte retrostante. Se venisse installato nell’area dei molari probabilmente non avrebbe lunga vita a causa delle sollecitazioni troppo forti rispetto alla sua struttura.

Nel seguente video viene spiegato come viene installato il ponte Maryland:

Quanto dura il Maryland Bridge?

La durata media di questo particolare tipo di ponte è di 5-7 anni, in condizioni ottimali. Bisogna quindi considerare sia la modalità di installazione (perizia del medico, qualità del materiale utilizzato, situazione generale dei denti contigui, etc.), che quella di mantenimento (corretta igiene orale, attenzione allo stato di salute del parodonto, visite periodiche in studio, ecc).

Se vuoi sapere com’è la procedura di rimozione di un ponte dentale trovi un’analisi approfondita qui.

Quanto può costare un ponte Maryland?

Per il Maryland Bridge si può prevedere una spesa finale che va dai 150 € ai 700 €. Grazie alla semplicità della sua installazione e alla struttura protesica non particolarmente robusta, è una soluzione alla perdita dei denti molto economica (forse la meno costosa di tutte).

Bisogna tuttavia tenere presente che alcuni fattori importanti incidono in maniera sensibile sul costo ultimo di questo ponte (ci riferiamo alla perizia e alla tecnica del dentista, oltre che ai materiali impiegati).

Conclusioni

In definitiva, se il dente da sostituire è uno solo, se si tratta di un incisivo e se, per un altro motivo, le altre soluzioni (diversi tipi di ponte o di impianto dentale) non sono praticabili, il Maryland Bridge rappresenta senza dubbio la soluzione ottimale.

Facilità di applicazione, durata accettabile, resa estetica di eccellente livello sono i punti di forza di un dispositivo protesico che, grazie anche alla relativa esiguità del suo costo, è alla portata di tutti.

In conclusione, se utilizzato nelle modalità previste e applicato correttamente alle problematiche per le quali è stato progettato (sostituzione del singolo incisivo), possiamo affermare che il ponte Maryland è davvero un’ottima protesi.

Autori:
Belén Maviglia
Belén Maviglia
Redattrice specializzata nel settore dentale e del benessere, Belén è anche un'esperta di comunicazione digitale. La sua missione per Dottordentista.com? Aiutare i lettori a migliorare la loro salute orale rendendo le informazioni comprensibili e accessibili a tutti.