Innesto di Gengiva: Costo, Quando è Necessario e Come si Realizza
Hai i denti sensibili? Senti che si muovono? Ti sembrano più lunghi o distanziati? Riesci a vederne le radici? Tra i disturbi e le malattie del cavo orale che coinvolgono le gengive, esistono anche le recessioni gengivali, un problema comune che interessa soprattutto le persone anziane e i fumatori.
Tuttavia non ti devi preoccupare eccessivamente, nonostante il fatto che il ritiro gengivale sia irreversibile, in quanto, è possibile ricorrere ad un innesto gengivale per coprire le parti scoperti delle radici e ripristinare l’estetica del dente interessato.
La ricostruzione gengivale costa, in media, 400€. Per più denti si può andare a spendere fino a 1500€ e se è necessaria una membrana artificiale andrà aggiunta tale spesa. In generale, il costo di questo tipo di intervento dipende da diversi fattori come la tecnica usata, l’ampiezza dell’area da trattare, gli onorari del professionista, ecc.
Continua a leggere l’articolo se voui sapere:
Sommario
- 1 Ricostruzione gengive costo
- 2 Ricostruzione gengive ritirate costo elevato: Può essere rimborsato dal SSN?
- 3 Trapianto gengivale: quando risulta necessario
- 4 Controindicazioni dell’innesto gengivale
- 5 Come si svolge questo tipo di chirurgia gengivale?
- 6 Decorso post operatorio innesto gengivale
- 7 In conclusione
- 8 Domande frequenti
Ricostruzione gengive costo
Il costo dell’innesto dipende da numerosi fattori, in particolare dal grado di ritiro gengivale che si ha, dal numero di elementi affetti dalla patologia, dalla tecnica utilizzata e ovviamente dall’onorario del dentista.
Tecnica chirurgica | Costo |
---|---|
Innesto di gengiva | 400 € |
Chirurgia del lembo (per dente) | 70 € |
Rigenerazione tessutale guidata | 300 € |
Come sempre, prima di procedere con qualsiasi intervento dentistico ti consigliamo di chiedere diversi preventivi a più dentisti, in modo da poter scegliere quello più conveniente. A titolo puramente indicativo, il prezzo medio di un intervento di ricostruzione gengivale è di 400€ circa per dente. Nel caso dovessero essere coinvolti più denti potrebbe cambiare e venire a costare oltre 1.500€.
Il Sistema Saniario Nazionale (SSN) non offre un grande aiuto per queste tipologie di interventi, è possibile ricorrere ad un prestito e a finanziamenti agevolati per cure odontoiatriche. Qui di seguito vi segnaliamo questo strumento per il calcolo della rata della Cessione del Quinto, riservato a dipendenti privati, pubblici o pensionati, la simulazione è gratuita e senza impegno.
Nel caso in cui volessi risparmiare per questo intervento, tieni presente che esistono assicurazioni sanitarie che possono venire in tuo aiuto.
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Ricostruzione gengive ritirate costo elevato: Può essere rimborsato dal SSN?
Purtroppo il nostro Sistema Sanitario Nazionale rimborsa solo in minima parte le spese dentistiche. Anche nel caso della procedura di innesto gengivale avrai diritto ad un rimborso del 19% al lordo della franchigia di 129,11 €.
Se hai intenzione di sottoporti a questa operazione ti consigliamo di valutare diverse assicurazioni dentistiche per trovare quella che meglio rimborsa questo tipo di procedura. Alcune assicurazioni in effetti rimborsano completamente le spese sostenute, mentre altre propongono solamente un forfait fisso annuale.
Se stai programmando di sottoporti a questo intervento prenditi un po’ di tempo per informarti e valutare le offerte proposte dalle varie polizze dentistiche.
Trapianto gengivale: quando risulta necessario
In linea generale si prospetta un’operazione quando una parte delle radici dei denti è scoperta. Questa condizione può far sorgere diversi problemi: le radici non più coperte dalle gengive sono maggiormente soggette alle carie e all’ipersensibilità dentale.
Quando si parla di denti scoperti si utilizza spesso il termine di “retrazione gengivale o parodontale“, poiché solitamente è l’insieme dei tessuti di supporto del dente che viene interessato, e non solamente la gengiva. Le cause possono essere diverse, ad esempio:
- L’età .
- Una malocclusione.
- Un trauma.
- La conseguenza di un trattamento ortodontico troppo aggressivo.
- Una scarsa igiene orale che determina una gengivite cronica.
- Il fumo.
Prima di eseguire l’intervento, il dentista esaminerà scrupolosamente il grado di recessione gengivale e la sua possibile evoluzione nel tempo. Durante la compilazione della cartella parodontale si ottengono questi dati e anche altri per conoscere lo stato del legamento parodontale.
Chirurgia mucogengivale o chirurgia plastica parodontale
In genere, questo tipo di interventi chirurgici include le seguenti procedure:
- Copertura radicolare.
- Aumento gengivale.
- Aumento della cresta ossea edentula.
- Rimozione del frenulo labiale .
- Prevenzione del collasso della cresta ossea associato all’estrazione dentale.
- Allungamento della corona clinica.
- Perdita della papilla interdentale che presenta un problema estetico e/o fonetico.
Sono indicati nei casi in cui attorno al dente si verifichi una recessione gengivale(alterazione anatomica caratterizzata dallo spostamento della gengiva verso l’apice della radice).
Controindicazioni dell’innesto gengivale
Per questo tipo di intervento, valgono le stesse controindicazioni relative ad ogni operazione chirurgica. L’intervento è sconsigliato alle persone che soffrono di:
- Diabete non in cura.
- Ipertensione e altri problemi cardiovascolari non in cura.
- Insufficienza respiratoria.
Nel caso specifico è sconsigliato in alcuni pazienti che hanno il periodonto molto compromesso e quando la perdita ossea è troppo importante, poiché la gengiva innestata non avrebbe abbastanza superficie ossea su cui attecchire.
Anche il fumo rappresenta una controindicazione piuttosto rilevante per questo tipo di intervento. In effetti fumare poco prima o subito dopo l’operazione potrebbe pregiudicarne l’esito.
Come si svolge questo tipo di chirurgia gengivale?
Si svolge in anestesia locale, nello studio dentistico o in ospedale. L’operazione è suddivisa in tre fasi:
- La preparazione della gengiva che riceverà l’innesto: nel corso di questa prima fase il chirurgo separa la gengiva con un bisturi o una curette.
- Il prelievo del tessuto da innestare (nel caso di autoinnesto).
- Il posizionamento dell’innesto e la sutura.
Una volta posizionato l’innesto il dentista applicherà una medicazione per evitare infezioni e stabilizzare i tessuti.
Vogliamo sottolineare che le tecniche sono in continua evoluzione e che gli specialisti utilizzano sempre più innesti di tessuto connettivo e cellule di biomateriale, che assicurano risultati esteticamente ineccepibili e duraturi oltre ad essere biocompatibili.
Per capire meglio come si svolge puoi guardare l’animazione qua sotto:
Decorso post operatorio innesto gengivale
Nelle prime 24-48 ore dopo l’intervento è consigliabile stare a riposo, evitare gli sport violenti e assumere antidolorifici qualora il dolore fosse intenso. Se la guancia dovesse apparire gonfia vi si può applicare del ghiaccio.
È meglio non fare sciacqui col collutorio poiché si rischia di spostare l’innesto. Il sanguinamento delle gengive è molto comune nel post operatorio, è bene pulire e tamponare delicatamente il sangue con una garza sterile.
Nei giorni seguenti è necessario continuare a proteggere l’innesto evitando di mangiare e di spazzolarsi i denti dalla parte dell’intervento, ed è importante evitare alimenti acidi, e cibi o bevande troppo calde o fredde.
Dopo una settimana circa il dentista programmerà una visita di controllo per accertarsi che l’innesto gengivale stia attecchendo correttamente e che i tessuti stiano guarendo. Non bisogna avere troppa fretta: in media occorrono dai tre ai quattro mesi prima che la nuova gengiva sia completamente guarita.
Ti raccomandiamo caldamente di seguire alla lettera il protocollo post-operatorio previsto dal tuo dentista per evitare complicanze e avere le maggiori possibilità di un esito positivo. La percentuale di successo è molto elevata e nella maggior parte dei casi i risultati sono definitivi; purtroppo però questi risultati possono essere facilmente compromessi da un erroneo decorso post-operatorio, in particolar modo se si riprende troppo presto a fumare.
In conclusione
Se soffri di ritiro gengivale e la salute di uno o più denti è in pericolo, il dentista potrebbe proporti un trapianto gengivale.
Questa operazione permette ai pazienti che hanno perso un’importante quantità di tessuto parodontale di ottenere degli ottimi risultati, sia dal punto di vista funzionale sia dal lato estetico. Si tratta di una procedura terapeutica esercitata da diversi anni e che viene continuamente perfezionato, in grado di offrire risultati particolarmente soddisfacenti e duraturi.
Se questa procedura ha destato il tuo interesse puoi parlarne al tuo dentista: saprà certamente informarti e consigliarti nel modo migliore.
Domande frequenti
Le gengive si riformano?
La gengiva è un tessuto in grado di rigenerarsi autonomamente (come la pelle), prende però appoggio dal legamento parodontale e sull’osso alveolare sottostanti. La perdita di questi ultimi comporta il conseguente ritiro della gengiva. Il dentista tuttavia può coprire nuovamente una radice dentale scoperta con un’operazione chirurgica parodontale.
Innesto di tessuto gengivale: cosa mangiare dopo l’operazione?
È importante preservare la zona trattata e mangiare alimenti a temperatura ambiente e molto morbidi. Meglio masticare sui denti lontani dall’area operata.
Meglio evitare cibi troppo caldi o freddi e seguire tutte le indicazioni fornite dal dentista per fare in modo che il post-operatorio sia il più rapido possibile.