Malattie delle gengive: 📋 guida a sintomi, cause e rimedi

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Malattie delle Gengive: Quali sono le Cause e Sintomi delle Gengive Bianche, Nere o arrossate

Una gengiva che sanguina o che provoca dolore, deve sempre metterci in allarme. Le malattie gengivali sono molto comuni e rappresentano il principale problema per la salute orale negli adulti.

Perché ho le gengive ruvide?

Le gengive ruvide possono essere indicative di diversi problemi dentali o gengivali o causate da diverse condizioni o fattori come il fumo, il tartaro, una cattiva igiene orale o la gengivite.

Le gengive proteggono e sostengono i denti e i tessuti che li fissano alla mascella. Quando non sono sane, si corre il pericolo di perdere i denti e di alterare la propria salute generale.

Se pensi di avere una condizione gengivale, tieni presente che esistono rimedi fai da te per alleviare dolore e sintomi. E’ comunque importante, se il problema persiste, rivolgersi a un esperto per ricevere una diagnosi e una cura.

Per questo noi di Dottordentista abbiamo deciso di esaminare in dettaglio ogni problema relativo alle gengive, riportando anche le soluzioni immediate più adatte per ogni caso. Vediamo nel dettaglio:

Malattia gengivale: cos’è?

gengive ruvide cause

Quando si presenta un’infiammazione dei tessuti che sostengono il dente, si parla di malattia gengivale. È causata principalmente da una proliferazione batterica a livello della giunzione tra dente e gengiva. Negli stadi iniziali parliamo di gengivite, quando ancora interessa solamente quella zona. Se invece si propaga ai legamenti e alle ossa che sostengono e circondano il dente, parliamo di parodontite. Colpisce l’80 % della popolazione adulta e si manifesta inizialmente con sintomi lievi come gengive indolenzite e sanguinanti per arrivare infine alla perdita dei denti.

Per sapere se si soffre di parodontite conviene farsi visitare da un dentista che realizzerà un sondaggio e compilerà una cartella parodontale per analizzare la situazione attuale.

Gengive sanguinanti: cause e trattamenti

Possiamo distinguere 2 tipi di sanguinamento gengivale: recidivante e acuto.

Sanguinamento cronico recidivante

In genere si tratta di una gengivite d’origine batterica. In questo caso i batteri si depositano sulla superficie dei denti e formano a poco a poco la placca dentale. Se quest’ultima non viene eliminata dallo spazzolino può attaccare le gengive e provocare una reazione infiammatoria.

Le gengive ne risulteranno indebolite e i tessuti potrebbero essere soggetti ad emorragia dopo ogni minimo contatto, ad esempio dopo lo spazzolamento, per bruxismo o quando si utilizza uno stuzzicadenti. È importante agire tempestivamente per evitare che l’infiammazione degeneri in parodontite (che può migliorare con il laser).

Sanguinamento acuto

In certi casi può accadere che il sanguinamento si manifesti in modo occasionale in assenza d’infezione. Perciò può succedere che sanguinino mentre ci si spazzolano i denti pur non soffrendo di gengivite: in questo caso parliamo di sanguinamento acuto.

Puoi leggere qui il nostro articolo completo sul sanguinamento gengivale.

Cosa fare in caso di gengive sanguinanti?

Nella maggior parte dei casi si tratta di un’infiammazione batterica e bisogna quindi eliminare la placca dentale spazzolandosi i denti minimo due volte al giorno, senza trascurare le gengive. Per una migliore igiene orale è bene utilizzare anche un idropulsore.

Per prevenire la formazione della placca dentale puoi scegliere un dentifricio antitartaro o utilizzare un collutorio antisettico.

Se nonostante la corretta igiene orale i sanguinamenti dovessero ripetersi, occorre consultare il proprio dentista per sottoporsi ad una detartrasi in modo da eliminare la placca dentale più ostinata e per fare un diagnosi della situazione.

Infiammazione gengive o gengivite: che fare?

puntino bianco gengiva

Una gengiva gonfia e più rossa è sintomo di una gengivite. Anche in questo caso il responsabile più comune è la placca dentale. Non è un sintomo grave ma bisogna ad ogni modo trattarlo rapidamente.

Si può iniziare da una corretta igiene orale per contenere l’infezione. Tuttavia è sempre meglio consultare il dentista, visto che le gengive gonfie possono anche essere conseguenza di un ascesso dentale o alveolare (relativo all’alveolo del dente). Ecco perché è meglio non sottovalutare questo sintomo.

Cosa fare in presenza di gengive bianche?

Se ti accorgi che le tue gengive stanno diventando bianche, se hai anche febbre e dolori che ti impediscono di mangiare, può darsi che tu sia affetto da una gengivostomatite erpetica. I soggetti più colpiti da questa malattia di solito trasmessa dal virus dell’herpes HSV1, sono i bambini piccoli e gli adolescenti. Si diffonde soprattutto attraverso la saliva, lo starnuto o il contatto. È fondamentale rivolgersi al medico per sottoporsi ad un trattamento locale e orale con antivirali e per la prescrizione di antidolorifici.

Le gengive bianche possono anche essere sintomo di anemia. Il pallore infatti può derivare da un calo importante del tasso d’emoglobina. Se ti senti stanco anche a riposo e le gengive appaiono molto bianche consulta al più presto il tuo medico.

Per maggiori informazioni puoi leggere il nostro articolo sulle gengive bianche che analizza cause e cure di macchie e vescicole bianche sulle gengive.

Gengive nere: perché occorre agire tempestivamente

Se ti accorgi che le tue gengive stanno diventando nere è possibile che si tratti di una necrosi, cioè, la morte di una parte delle cellule del tessuto gengivale. Questa complicazione può presentarsi in seguito ad una gengivite o a una parodontite trascurata. Occorre agire tempestivamente poiché può rendere i denti meno stabili o provocarne la caduta. Perciò è fondamentale rivolgersi il prima possibile al proprio dentista non appena ci si accorge che le gengive si scuriscono.

Gengive arrossate: sintomo di gengivite

puntini rossi sulla gengiva

I sintomi della gengivite comprendono:

  • Sanguinamento più o meno importante della gengiva durante lo spazzolamento dei denti.
  • Gonfiore di una parte o di tutto il tessuto.
  • Sensibilità al contatto soprattutto durante lo spazzolamento dei denti.
  • Alito cattivo persistente.
  • Presenza di puntini rossi sulle gengive.

Le gengive di colore rosso invece che rosa, indicano che la placca dentale si è trasformata in tartaro che può essere rimosso solamente dal dentista. Le gengive rosse non provocano sempre dolore, perciò si può essere tentati di aspettare che il problema si risolva da solo. Il nostro consiglio è di non trascurare mai questo sintomo poiché le conseguenze possono essere gravi, sia per i denti che per la salute in generale.

Puntino bianco sulla gengiva

Hai notato la presenza di un puntino sulla gengiva o ti sei accorto di avere un foruncolo o brufolo bianco sulla gengiva? Le cause possono essere molteplici, ma nella maggioranza dei casi si tratta di un ascesso dentale o di una fistola.

La fistola è una lesione che si forma sulla gengiva per espellere il pus prodotto dall’infezione. Il liquido purulento non drenato attraverso la fistola forma l’ascesso. L’orifizio della fistola all’esame visivo sembra un piccolo puntino bianco sulla gengiva inferiore o superiore. In genere alla base di un ascesso fistolizzato c’è un’infezione parodontale. È consigliabile fissare un appuntamento col proprio dentista per una diagnosi, in particolar modo se senti un cattivo sapore in bocca o hai l’alito pesante.

Un puntino bianco duro sulla gengiva potrebbe essere anche una cisti, ti invitiamo a leggere il nostro articolo su questo disturbo.

Malattie delle gengive: fattori di rischio

gengive ruvide

La causa principale dei problemi alle gengive è la placca dentale, ma ci sono anche altri fattori che aumentano il rischio di sviluppare un’infezione:

  • Ereditarietà.
  • Consumo eccessivo di alcol.
  • Assunzione di droghe.
  • Tabagismo.
  • Cambiamenti ormonali (pubertà, gravidanza, menopausa).
  • Medicinali e trattamenti farmacologici, in particolare chemioterapici.
  • Lesioni gengivali.
  • Mancanza di secrezione salivare (xerostomia).
  • Carenza di vitamina C o di calcio.
  • Presenza di una malattia che indebolisce il sistema immunitario (leucemia, HIV, diabete di tipo 1 o 2).
  • Indebolimento delle difese dell’organismo dovuto a stress o affaticamento.
  • Cattiva igiene orale.

È sempre necessario consultare un dentista o uno stomatologo per ottenere una diagnosi e conoscere l’origine dei dolori gengivali.

Il trapianto gengivale: l’ultima speranza?  

punto bianco gengiva

Nei casi più gravi di malattie gengivali, e quando è presente un effettivo ritiro delle gengive che lascia intravedere le radici dei denti, può essere necessario ricorrere ad un trapianto gengivale.

Una volta effettuato il trattamento il cui obiettivo principale è rimuovere i batteri dai denti e all’interno delle gengive, viene eseguito utilizzando strumenti manuali (curette) e/o strumenti ad ultrasuoni. Se il ritiro delle gengive è dovuto a uno spazzolamento traumatico e vigoroso, il trattamento consiste nel cambiare la tecnica di spazzolamento eseguendo uno  spazzolamento morbido e verticale dalla gengiva al dente.
Se la recessione continua a progredire nonostante il corretto spazzolamento, si possono eseguire tecniche di microchirurgia parodontale che consentono la copertura gengivale, cioè, il trapianto.

Questa operazione viene effettuata in anestesia locale, e consiste nell’innestare nella gengiva infetta un frammento di tessuto prelevato dal palato del paziente oppure del biomateriale, per ricoprire la radice e recuperare la piena funzionalità della gengiva.

In conclusione

Ecco un piccolo riassunto riguardo a quello che bisogna fare e a ciò che è meglio evitare per prevenire o curare una malattia delle gengive:

  • Mantenere una corretta igiene orale spazzolandosi i denti minimo due volte al giorno.
  • Utilizzare un idropulsore o filo interdentale.
  • Consultare il dentista non appena si avvertono i primi sintomi.
  • Consultare il dentista regolarmente (anche se pensi di non avere problemi).
  • Non spazzolare i denti esercitando una pressione eccessiva.
  • Scegliere un buon dentifricio antitartaro.

Domande frequenti

Gengiva con puntino bianco: quando si forma una pallina sulla gengiva?

In genere, quando si forma una pallina sulla gengiva è probabile che si tratti di un ascesso dentale, ovvero un’infezione nella radice del dente. Potrebbe anche essere una fistola.

Come curare le macchie bianche sulle gengive?

È fondamentale agire tempestivamente non appena notiamo la presenza di sangue dopo esserci spazzolati i denti. Anche quando le gengive appaiono molto gonfie, quando cambiano colore diventando bianche, nere o rosse, e quando avvertiamo dolore toccandole.

Come disinfettare le gengive infiammate?

Mantenendo delle abitudini salutari e una corretta igiene orale le tue gengive resteranno sane e libere da infezioni. Visite regolari con il tuo dentista permetterrano porre rimedio quanto prima ad un’eventale gengivite, prima che diventi parodontite.

Autori:
Belén Maviglia
Belén Maviglia
Redattrice specializzata nel settore dentale e del benessere, Belén è anche un'esperta di comunicazione digitale.
Revisionato dal punto di vista medico da:
Dr.ssa Maria Forns
Dr.ssa Maria Forns
La Dr.ssa Forns si è laureata con lode in Igiene Dentale il 2015 presso l’Istituto “La Segarra” a Cervera, Spagna, effettuando un tirocinio abilitante di cinque mesi in Clinica Dentale.
Fonti

Sapere.it: Gengivostomatite erpetica. Consultato il 22 giugno 2023.

Il dentista moderno: Gengive: lo specchio della nostra salute. Consultato il 22 giugno 2023.

Il dentista moderno: Nuovo studio individua cellule sensibili ai batteri nelle gengive. Consultato il 22 giugno 2023.

Tutto denti: Ascessi dentali: per quanto tempo durano? Consultato il 22 giugno 2023.