Detartrasi: rimozione del tartaro con pulizia professionale

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Detartrasi: Guida sulla Pulizia Professionale e l’Ablazione del Tartaro

pulizia denti

Forse quando sei andato dall’igienista lo hai sentito usare termini come detartrasi, scaling o curettage dentale per riferirsi alla pulizia dentale professionale. Si tratta di parole relative all’igiene orale e strettamente correlate.

In questo articolo di Dottordentista.it spieghiamo tutto ciò che sta dietro a un’accurata pulizia della bocca: cos’è una detartrasi, cosa fa il dentista o l’igienista dentale quando deve pulire i denti, qual è il costo di una pulizia dentale in Italia e quanto spesso si consiglia di visitare un professionsita.

I punti che andremo ad approfondire in questo articolo:

  • L’importanza della detartrasi (o ablazione del tartaro)
  • I metodi utilizzati
  • Come evitare la formazione del tartaro
  • Con quale frequenza effettuarla

L’ablazione del tartaro è un trattamento fondamentale che dobbiamo effettuare regolarmente se vogliamo conservare i denti e le gengive in buona salute. In questo articolo vedremo assieme perché occorre effettuarla, con quale frequenza e come si svolge il trattamento.

Che cos’è il tartaro?

Il tartaro non è altro che la placca dentale induritasi sul dente. La placca dentale infatti si forma per l’azione dei batteri presenti nella saliva che si uniscono alle proteine e agli altri residui alimentari per formare un sottile film che ricopre la superficie dei denti. Utilizzando regolarmente lo spazzolino possiamo eliminare gran parte della placca dentale, ma se non rispettiamo una corretta igiene orale la placca si mineralizza e si infiltra anche sotto le gengive, aumentando il rischio di sviluppare una gengivite.

Cos’è la detartrasi o ablazione del tartaro?

La detartrasi è una procedura mediante la quale il dentista, con l’aiuto di una serie di strumenti odontoiatrici, rimuove il tartaro che si accumula sulle superfici dei denti.

È una parte importante della prima fase della pulizia professionale e del trattamento della parodontite, che, oltre alla rimozione del tartaro, comprende la rimozione della placca batterica e della pigmentazione di origine estrinseca (prodotta ad esempio dal caffè, dal tabacco e da altre sostanze)

La detartrasi ha lo scopo di rimuovere il tartaro ma prendendosi cura delle diverse parti che compongono il dente in modo da non usurarlo.

Il tartaro si accumula sia sopra il bordo gengivale che al suo intero. Pertanto, ci sono due tipi di detartrarsi:

  • Detartrasi sopragengivale: è la tecnica con cui viene rimosso il tartaro che si forma sopra il bordo gengivale. Nella sua fase iniziale, il tartaro è di colore bianco-giallastro. Con il passare del tempo, a seconda del tipo di cibo consumato e del fatto che si fumi o no, il tartaro può assumere un colore marrone scuro.
  • Detartrasi sottogengivale: anche detta “scaling”, si tratta della tecnica con cui viene rimosso il tartarto sottogengivale che si accumula nella tasca parodontale ossia nello spazio che si forma tra il dente e la gengiva. Non è visibile ad occhio nudo, ma il dentista, esaminando la bocca, è in grado di capire se è presente.

I benefici della detartrasi

pulizia denti

Spazzolandoci regolarmente i denti due volte al giorno ed utilizzando un idropulsore possiamo limitare la formazione del tartar e in questo modo ridurre la frequenza delle detartrasi.

Per sapere dove si accumula maggiormente la placca puoi utilizzare le pastiglie che la rivelano, le trovi facilmente su Amazon o in farmacia e per conoscerle meglio ti invitiamo a leggere il nostro articolo.

Tuttavia l’igiene orale non è sufficiente ad eliminare il problema: dobbiamo recarci periodicamente dal dentista o dall’igienista dentale per eliminare il tartaro che si è accumulato. Solamente un professionista infatti è in grado di eliminare completamente tutte le incrostazioni formatesi sui denti.

Se non si esegue regolarmente l’ablazione del tartaro i batteri si infiltrano tra la gengiva e le radici dei denti, formando dei veri ricettacoli microbici.

Le conseguenze possono essere gravi: si può sviluppare una gengivite, che in seguito evolve in parodontite (quando i batteri raggiungono l’osso, scopri di più su questa patologia leggendo il nostro articolo) e che può portare alla perdita del dente. Eliminare il tartaro regolarmente permette anche di evitare la formazione di carie, visto che in assenza di placca dentale le carie si sviluppano molto più lentamente.

La detartrasi inoltre permette di ridare ai denti un aspetto più sano e luminoso, riportandoli al loro bianco naturale. Un effetto da non trascurare, soprattutto per i fumatori!

I vari metodi per eliminare il tartaro

Per effettuare la detartrasi si possono impiegare diverse tecniche:

Gli ultrasuoni

strumenti pulizia denti
Curette

È il metodo più utilizzato. È completamente indolore e ha pochissimi effetti secondari. Il dentista passa sulla superficie dei denti una sottile punta metallica che vibra ad alta frequenza, rimuovendo il tartaro. Nel corso del trattamento le zone d’intervento vengono continuamente raffreddate da un getto d’acqua, che ha anche la funzione di eliminare il tartaro per cavitazione.

Gli strumenti meccanici

Grazie a degli strumenti chiamati “curette parodontali” il dentista può eliminare il tartaro manualmente grattandolo via dalla superficie dei denti.

I sistemi di sabbiatura

Consistono nel proiettare sui denti delle sottili particelle di carbonato di calcio utilizzando un getto d’acqua ad alta pressione che fuoriesce da un ugello. Anche questo metodo è completamente indolore ed è uno dei più efficaci per rimuovere il tartaro.

Perché e quando effettuare la detartrasi?

La detartrasi è importante per la salute orale di tutti, anche dei bambini. In effetti i più piccoli potrebbero non lavarsi i denti correttamente, e passando molto tempo col ciuccio in bocca sono a rischio di formazione di tartaro.

Tra le persone che devono prendere sul serio questo trattamento ci sono ovviamente i fumatori e chi beve grandi quantità di tè e caffè.

Anche chi soffre di diabete o di malattie cardiache deve sottoporsi all’ablazione del tartaro regolarmente, poiché in questi casi gli esiti di una cattiva igiene orale possono essere pericolosi.

Per tutti gli altri la detartrasi va effettuata almeno una volta all’anno, anche se l’ideale sarebbe due volte all’anno. Ovviamente tutto dipende dalla qualità dello spazzolamento e dall’utilizzo o meno di un idropulsore (ad esempio quelli della linea Philips Sonicare). In ogni caso segui sempre i consigli del tuo dentista!

Nel seguente video vengono spiegate alcune tecniche di pulizia dentale e detartrasi:

Come evitare la formazione del tartaro

ablazione tartaro

Per ridurre la formazione del tartaro e diminuirne il deposito bisogna spazzolarsi correttamente i denti.

Niente di nuovo, penserai. Tuttavia, lavarsi i denti regolarmente non basta, bisogna anche utilizzare i giusti movimenti se si vuole rimuovere la placca dentale, e non tutti sanno come procedere. Per questo oggi la maggior parte dei dentisti consigliano di utilizzare uno spazzolino elettrico, meglio ancora se con tecnologia sonica.

Grazie alla sue micro pulsazioni e ai movimenti rotatori questo strumento rimuove più efficacemente la placca, e considerando anche che i prezzi dei modelli più economici sono ormai poco superiori rispetto ai modelli manuali non ci sono davvero più ragioni per non iniziare ad utilizzarli. Inoltre grazie allo spazzolino elettrico potremo ricorrere meno spesso alla detartrasi e saremo meno soggetti alle carie, e riusciremo pertanto a risparmiare disagi e denaro!

Per saperne di più sullo spazzolino elettrico e su come scegliere quello più adatto a te puoi cliccare sul link qui sotto.
Spazzolini elettrici: i migliori messi a confronto

Un altro strumento sempre più apprezzato nella lotta contro il tartaro è l’idropulsore. La sua azione mirata permette di rimuovere il tartaro nelle zone in cui di solito lo spazzolino non riesce ad arrivare. Lo scopo principale del’idropulsore in effetti è quello di eliminare i residui di cibo e la placca dai punti inaccessibili della bocca.

Gli idropulsori sono delle efficaci contromisure di prevenzione contro il tartaro, e sul mercato si trovano modelli anche abbastanza economici (tra i 20 € e i 50 €). Lo spazzolino elettrico e l’idropulsore permettono quindi di contrastare efficacemente la formazione del tartaro.

Da non dimenticare, inoltre, l’importanza del filo interdentale e del collutorio con cui fare risciaqui per un’igiene orale completa, oltre alla scelta del miglior dentifricio pensato per le proprie esigenze.

Pulizia dei denti prima e dopo

Il risultato di una pulizia dentale approfondita e di una detartrasi può essere sorprendente, soprattutto se era da diversi mesi che non la realizzavi. In alcune zone della bocca, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili dallo spazzolino, il tartaro può creare un piccolo blocco che unisce i denti.

Per questo, dopo una detartrasi, risulta visibile lo spazio interedentale ed è importante mantenerlo pulito per evitare una nuova formazione di tartaro.

pulizia dei denti prima e dopo

Pulizia denti: costo

costo pulizia denti

La detartrasi è uno dei trattamenti meno costosi: in media costa dai 60 € ai 170 €. Il nostro Sistema Santiario Nazionale rimborsa il 19% delle spese sostenute al lordo della franchigia di 129,11 €. Si tratta quindi di un rimborso davvero esiguo, ma per fortuna la maggior parte delle assicurazioni dentistiche coprono da 1 a 2 detartrasi all’anno. Se sei particolarmente soggetto al tartaro (e ad altri problemi dentali) puoi scegliere un’assicurazione dentistica che copra queste spese. È un investimento che a lungo termine può rivelarsi molto vantaggioso.

Cosa non fare dopo la pulizia dei denti

Dopo una detartrasi è meglio evitare di ingerire cibi o bevande nella successiva ora e non prediligere alimenti zuccherati, farine, uova e carne per il loro pH.

È anche importante che la temperatura di ciò che si sceglie di mangiare o bere non sia eccessivamente calda o fredda. Se si nota un certo fastidio anche dopo che è trascorsa la prima ora meglio scegliere una dieta morbida a base di zuppe, puree, yogurt e frullati.

In conclusione

L’ablazione del tartaro è un’operazione semplice, indolore e poco costosa che deve diventare un’abitudine a scadenza annuale (o semestrale) se vuoi mantenere in salute i tuoi denti. Eliminare il tartaro permette di prevenire problemi molto più gravi, come gengiviti, parodontiti e la caduta dei denti.

Il tartaro è un problema che va preso seriamente, e deve essere eliminato regolarmente associando lo spazzolamento effettuato con uno spazzolino da denti elettrico e la pulizia offerta dall’idropulsore, senza dimenticare di andare regolarmente dal dentista per sottoporsi alla detartrasi.

Domande frequenti

La pulizia dei denti rovina i denti?

No, se effettuata una o due volte all’anno la pulizia dentale contribuisce alla salute del cavo orale e previene malattie dentali e gengivali.

Quanto costa una detartrasi?

Una detartrasi o pulizia dentale costa intorno ai 60 €, il prezzo può variare in base alla gravità del caso specifico e alle tariffe del dentista o dell’igienista dentale.

Detartrasi quanto dura?

Il trattamento ha una durata di circa 20 minuti. Gli effetti possono durare diversi mesi a seconda delle abitudini alimentari e di pulizia. Si consiglia di eseguire una pulizia professionale una o due volte all’anno.

Autori:
Belén Maviglia
Belén Maviglia
Redattrice specializzata nel settore dentale e del benessere, Belén è anche un'esperta di comunicazione digitale. La sua missione per Dottordentista.com? Aiutare i lettori a migliorare la loro salute orale rendendo le informazioni comprensibili e accessibili a tutti.