Guida sull’Ablazione del Tartaro: Cosè e Quanto Costa una Detartrasi
Sei andato dall’igienista e lo hai sentito usare termini come detartrasi, scaling o curettage dentale? Si tratta di parole relative all’igiene orale e strettamente correlate tra di loro.
L’ablazione del tartaro è un trattamento fondamentale, da effettuare regolarmente se vogliamo conservare i denti e le gengive in buona salute.
- Cos’è la detartrasi: si tratta di una procedura detta anche “ablazione del tartaro”, proprio perché il dentista, con strumenti specifici, rimuove il tartaro dai denti.
- Quanto costa la detartrasi: il costo medio della detartrasi, in Italia, va dai 60€ ai 170€.
- Che procedura si realizzano: le tecniche sono di vario tipo e si possono utilizzare diversi strumenti, ad esempio ultrasuoni, strumenti meccanici o sistemi di sabbiatura
- Quanto spesso realizzarla: i dentisti consigliano di effettuare la detartrasi una o due volte all’anno a seconda anche se si soffre di malattie gengivali o altre patologie.
Sommario
- 1 Che cos’è il tartaro?
- 2 Detartrasi costo
- 3 Cos’è la detartrasi o ablazione del tartaro?
- 4 I benefici della detartrasi
- 5 I vari metodi per eliminare il tartaro
- 6 Perché e quando effettuare la detartrasi?
- 7 Come evitare la formazione del tartaro
- 8 Curettage gengivale
- 9 Pulizia dei denti prima e dopo
- 10 Cosa non fare dopo la pulizia dei denti
- 11 In conclusione
- 12 Domande frequenti
Che cos’è il tartaro?
Il tartaro non è altro che la placca dentale induritasi sul dente. La placca si forma per l’azione dei batteri presenti nella saliva che, uniti alle proteine e ai residui alimentari, va a formare un sottile film che ricopre la superficie dei denti. Utilizzando regolarmente lo spazzolino possiamo eliminare gran parte della placca dentale. Se però non rispettiamo una corretta igiene orale, la placca si mineralizza e si infiltra anche sotto le gengive, aumentando il rischio di sviluppare una gengivite.
Detartrasi costo
Quanto costa togliere il tartaro dai denti? La detartrasi è uno dei trattamenti meno costosi: di solito va dai 60€ ai 170€. Il nostro Sistema Santiario Nazionale rimborsa il 19% delle spese sostenute al lordo della franchigia di 129,11 €. Si tratta di un rimborso davvero esiguo, per fortuna la maggior parte delle assicurazioni dentistiche coprono da 1 a 2 detartrasi all’anno. Se sei particolarmente soggetto al tartaro (e ad altri problemi dentali) puoi scegliere un’assicurazione dentistica che copra queste spese. È un investimento che a lungo termine può rivelarsi molto vantaggioso.
Cos’è la detartrasi o ablazione del tartaro?
La detartrasi è una procedura mediante la quale il dentista, con l’aiuto di una serie di strumenti odontoiatrici, rimuove il tartaro dai denti.
È una parte importante della prima fase della pulizia professionale e del trattamento della parodontite. Oltre alla rimozione del tartaro, comprende la rimozione della placca batterica e della pigmentazione di origine estrinseca (prodotta ad esempio dal caffè, dal tabacco e da altre sostanze)
Questo trattamento ha lo scopo di rimuovere il tartaro e di curare le diverse parti che compongono il dente.
Detartrasi sopra e/o sottogengivale cos’è
Il tartaro si accumula sia sopra il bordo gengivale, che al suo intero. Pertanto, ci sono due tipi di detartrarsi: detartrasi sopra e/o sottogengivale:
- Detartrasi sopragengivale: è la tecnica con cui viene rimosso il tartaro che si forma sopra il bordo gengivale. Nella sua fase iniziale, il tartaro è di colore bianco-giallastro. Con il passare del tempo, a seconda del tipo di cibo consumato o del fumo, il tartaro può assumere un colore marrone scuro.
- Detartrasi sottogengivale: anche detta “scaling”, si tratta della tecnica con cui viene rimosso il tartarto sottogengivale che si accumula nella tasca parodontale. Non è visibile ad occhio nudo, ma il dentista, esaminando la bocca, è in grado di capire se è presente.
I benefici della detartrasi
Spazzolandoci regolarmente i denti due volte al giorno ed utilizzando il filo interdentale, possiamo limitare la formazione del tartaro e ridurre la frequenza delle detartrasi.
Per sapere dove si accumula maggiormente la placca, si possono utilizzare le pastiglie rivelatrici. Le trovi facilmente su Amazon o in farmacia, per conoscerle meglio ti invitiamo a leggere il nostro articolo.
L’igiene orale tuttavia non è sufficiente ad eliminare il problema. Ci si deve recare periodicamente dal dentista per eliminare il tartaro e i batteri che si sono accumulati. Solamente un professionista infatti è in grado di eliminare completamente tutte le incrostazioni formatesi sui denti.
Se non si esegue regolarmente l’ablazione del tartaro, i batteri si infiltrano tra la gengiva e le radici dei denti, formando dei veri ricettacoli microbici.
Le conseguenze possono essere gravi: si può sviluppare una gengivite, che in seguito evolve in parodontite (quando i batteri raggiungono l’osso) e che può portare alla perdita del dente. Eliminare il tartaro regolarmente permette anche di evitare la formazione di carie, visto che in assenza di placca dentale le carie si sviluppano molto più lentamente.
La detartrasi inoltre permette di ridare ai denti un aspetto più sano e luminoso, riportandoli al loro bianco naturale. Un effetto da non trascurare, soprattutto per i fumatori!
I vari metodi per eliminare il tartaro
Per effettuare la detartrasi si possono impiegare diverse tecniche:
Gli ultrasuoni
È il metodo più utilizzato. È completamente indolore per la maggioranza delle personne, ma può causare un minimo fastidio se si soffre di gengive sensibili. Ha pochissimi effetti secondari. Il dentista passa sulla superficie dei denti una sottile punta metallica che vibra ad alta frequenza, rimuovendo il tartaro. Nel corso del trattamento, le zone d’intervento vengono continuamente raffreddate da un getto d’acqua, che ha anche la funzione di eliminare il tartaro per cavitazione.
Gli strumenti meccanici
Grazie alle curette parodontali, il dentista può eliminare il tartaro manualmente grattandolo via dalla superficie dei denti.
I sistemi di sabbiatura
Consistono nel proiettare sui denti delle sottili particelle di carbonato di calcio utilizzando un getto d’acqua ad alta pressione. Anche questo metodo è completamente indolore ed è uno dei più efficaci per la rimozione del tartaro.
Perché e quando effettuare la detartrasi?
La detartrasi è importante per la salute orale di tutti, anche dei bambini. In effetti i più piccoli potrebbero non lavarsi i denti correttamente, e passando molto tempo col ciuccio in bocca sono a rischio di formazione di tartaro.
Tra le persone che devono prendere sul serio questo trattamento ci sono ovviamente i fumatori e chi beve grandi quantità di tè e caffè.
Anche chi soffre di diabete o di malattie cardiache deve sottoporsi all’ablazione del tartaro regolarmente, poiché in questi casi gli esiti di una cattiva igiene orale possono essere pericolosi.
Per tutti gli altri la detartrasi va effettuata almeno una volta all’anno, anche se l’ideale sarebbe due volte all’anno. Ovviamente tutto dipende dalla qualità dello spazzolamento e dall’utilizzo o meno di un idropulsore (ad esempio quelli della linea Philips Sonicare). In ogni caso segui sempre i consigli del tuo dentista!
Nel seguente video vengono spiegate alcune tecniche di pulizia dentale e detartrasi:
Come evitare la formazione del tartaro
Per ridurre la formazione del tartaro e diminuirne il deposito bisogna spazzolarsi correttamente i denti.
Niente di nuovo, penserai. Tuttavia, lavarsi i denti regolarmente non basta, bisogna anche utilizzare i giusti movimenti e non tutti sanno come procedere. Per questo, oggi, la maggior parte dei dentisti consiglia di utilizzare uno spazzolino elettrico, meglio ancora se con tecnologia sonica.
Grazie alla sue micro pulsazioni e ai movimenti rotatori questo strumento rimuove più efficacemente la placca. Grazie allo spazzolino elettrico si potrà inoltre ricorrere meno spesso alla detartrasi ed essere meno soggetti alla carie.
Per saperne di più sullo spazzolino elettrico e su come scegliere quello più adatto a te, puoi cliccare su questo link: Spazzolini elettrici: i migliori messi a confronto.
Un altro strumento sempre più apprezzato nella lotta contro il tartaro è l’idropulsore. La sua azione mirata permette di pulire le zone in cui di solito lo spazzolino non riesce ad arrivare. Lo scopo principale del’idropulsore è quello di eliminare i residui di cibo dai punti inaccessibili della bocca.
Gli idropulsori sono delle efficaci contromisure di prevenzione contro il tartaro e sul mercato si trovano modelli anche abbastanza economici (tra i 20 € e i 50 €). Lo spazzolino elettrico e l’idropulsore permettono quindi di contrastare efficacemente la formazione del tartaro.
Da non dimenticare, inoltre, l’importanza del filo interdentale e del collutorio con cui fare risciaqui per un’igiene orale completa, oltre alla scelta del miglior dentifricio pensato per le proprie esigenze.
Curettage gengivale
La parola curettage è un termine tecnico che si riferisce alla pulizia delle pareti dei tessuti molli, utilizzando uno strumento detto “curette”. Con esso si pulisce la parte molle della tasca parodontale.
Per eseguire il curettage sono attualmente stati progettati centinaia di strumenti, chiamati curette parodontali. Hanno diverse dimensioni, angoli e impugnature, per facilitare l’accesso alle zone più nascoste dei tuoi denti.
Per distinguere tra detartrasi e curettage è necessario tenere presente che:
- Lo scopo della detartrasi è rimuovere i depositi di tartaro sopra e sottogengivali presenti sulla superficie del dente.
- Il curettage rimuove i residui dei tessuti molli interessati all’interno della tasca parodontale.
Il curettage gengivale è una procedura chirurgica progettata per rimuovere il tessuto malato che riveste la parete molle della tasca parodontale.
Il processo viene eseguito in modo tale da eseguire la pulizia sottogengivale e utilizzare curette parodontali per rimuovere il tessuto infiammato, necrotico e ulcerato.
Nella zona morbida della tasca parodontale viene lasciato solo lo strato sano di tessuto con l’intento di accelerare il processo di guarigione. L’obiettivo è che le fibre di collagene aderiscano alla superficie della radice per ottenere una riduzione delle dimensioni della tasca parodontale.
Curettage gengivale rischi
Le seguenti possibili complicazioni del curettage gengivale sono di solito di natura temporanea, perché è stata eseguita una pulizia profonda sul tessuto gengivale sensibile. Sono destinate a scomparire nel tempo, a seconda del tempo necessario per la completa guarigione delle gengive.
- Infezioni: questa complicazione si verifica solo quando è stata eseguita una cattiva detartrasi o quando alcuni batteri entrano nella tasca parodontale della gengiva. Non è normale che si verifichino infezioni e occorre rivolgersi al dentista per valutare la situazione.
- Sensibilità dentale: poiché la zona sottogengivale viene pulita con la curette, le gengive si allontanano leggermente dalla loro posizione normale, causando una maggiore sensibilità alla temperatura, agli urti e al dolore. Questo fenomeno è normale e dovrebbe scomparire dopo un certo periodo di tempo.
- Dolore: il dolore o il fastidio è una conseguenza comune dopo il curettage. Le gengive trattate sono sensibili, quindi ci vorranno alcuni giorni prima che tornino al loro stato normale.
- Lesioni: durante l’intervento è possibile che gli strumenti causino piccole lesioni alla bocca. Chiedete al vostro dentista dopo l’intervento se ne avete notate, e chiedete se c’è un trattamento da seguire se notate delle lesioni durante il recupero.
Curettage gengivale costo
Il prezzo del curettage dentale tende a variare a seconda dello specialista e del centro clinico in cui viene eseguita la procedura. In generale, tende a variare tra i 60€ e i 120€, a seconda della zona da trattare e della gravità del caso.
Curettage gengivale e levigatura radicolare
È importante sottolineare che, sebbene oggi i due termini vengano utilizzati come sinonimi, tecnicamente esiste una differenza tra “curettage” e “levigatura dentale”.
Il curettage dentale o gengivale consiste nel raschiare la gengiva superficialmente, senza raggiungere la radice del dente. Al contrario, il trattamento più comune oggigiorno è la levigatura radicolare, che affronta il problema parodontale arrivando fino alla radice del dente, risultando quindi molto più efficace.
Dato che le curette vengono impiegate in entrambi i trattamenti, si tende a generalizzare e a chiamare “curettage gengivale” o dentale ciò che in realtà è la “levigatura radicolare”.
Pulizia dei denti prima e dopo
Il risultato di una pulizia dentale approfondita e di una detartrasi può essere sorprendente. In alcune zone della bocca, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili dallo spazzolino, il tartaro può creare un piccolo blocco che unisce i denti.
Per questo, dopo una detartrasi, risulta visibile lo spazio interedentale ed è importante mantenerlo pulito per evitare una nuova formazione di tartaro.
Cosa non fare dopo la pulizia dei denti
Dopo una detartrasi è meglio evitare di ingerire cibi o bevande nella successiva ora e non prediligere alimenti zuccherati, farine, uova e carne per il loro pH.
È anche importante che la temperatura di ciò che si sceglie di mangiare o bere non sia eccessivamente calda o fredda. Se si nota un certo fastidio anche dopo che è trascorsa la prima ora meglio scegliere una dieta morbida a base di zuppe, puree, yogurt e frullati.
In conclusione
Eliminare il tartaro permette di prevenire problemi molto più gravi, come gengiviti, parodontiti e la caduta dei denti.
E’ un problema che va preso seriamente, e deve essere tenuto sotto controllo associando la pulizia effettuata con uno spazzolino da denti elettrico e la pulizia offerta dall’idropulsore. Senza ovviamente dimenticare di andare regolarmente dal dentista per sottoporsi alla detartrasi.
Domande frequenti
No, se effettuata una o due volte all’anno la pulizia dentale contribuisce alla salute del cavo orale e previene malattie dentali e gengivali.
Una detartrasi o pulizia dentale costa intorno ai 60€, il prezzo può variare in base alla gravità del caso specifico e alle tariffe del dentista o dell’igienista dentale.
Il trattamento ha una durata di circa 20 minuti. Gli effetti possono durare diversi mesi a seconda delle abitudini alimentari e di pulizia. Si consiglia di eseguire una pulizia professionale una o due volte all’anno.