Parodontite o piorrea: cause, sintomi, cure e prevenzione

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Parodontite o Piorrea: Cause, Sintomi, Cura e Prevenzione

Il tuo medico ti ha diagnosticato una parodontite? È normale essere preoccupati per questa malattia orale che interessa le gengive. Se non viene trattata adeguatamente può portare alla perdita dei denti. La buona notizia? Di solito non compare all’improvviso e può essere diagnosticata per tempo. In questo articolo spiegheremo i suoi sintomi, cause e rimedi.

È molto meno conosciuta rispetto alla gengivite, ma è comunque una malattia piuttosto diffusa. Se vuoi saperne di più sulla malattia parodontale, la nostra guida completa dovrebbe rispondere a tutte le tue domande.

Cos’è la parodontite?

piorrea sintomi
Stato avanzato della parodontite o piorrea

La parodontite, chiamata anche piorrea, è un’infezione e processo infiammatorio del parodonto, ossia i diversi tessuti che sostengono i nostri denti, e perciò le gengive, l’osso alveolare, il legamento parodontale ed il cemento. È provocata da batteri che si sono accumulati col tempo sulla superficie dei denti e che si moltiplicano. Sono essi a provocare una progressiva distruzione dei tessuti e la formazione di tasche parodontali e, in fasi avanzate, l’allentamento o la perdita dei denti.

Una malattia parodontale determina una lenta e progressiva distruzione dell’osso alveolare attorno al dente. Questa malattia può interessare uno o più denti e può anche riguardare tutta la bocca. Può capitare che la situazione si aggravi con la formazione di un ascesso dentale parodontale – in altre parole una gengiva gonfia e dolorosa che presenta un accumulo ed eventuali fuoriuscite di pus, e nei casi più gravi, una perdita ossea. In questo caso si perde la mobilità dei denti. 

Quando una gengivite non viene trattata adeguatamente porta alla parodontite e nella sua prima fase non è dolorosa. Tuttavia, con il progredire della malattia, compaiono i primi sintomi. Pertanto, è molto importante affidarsi a un buon dentista sin dai primi sintomi.

La parodontite interessa dal 75% all’80% degli adulti. Questo dato può incutere un certo timore, ma devi sapere che se viene correttamente curata, rimane in forma benigna. Nel caso contrario però può comportare la caduta dei denti.

Piorrea cause 

La parodontite è una patologia del cavo orale causata da due fattori principali: una predisposizione individuale, che purtroppo non è modificabile, e la placca batterica. Nello specifico, da un certo gruppo di batteri che ne comprende oltre 700 tipi diversi e che proviene dalla placca sottogengivale.

piorrea cause e rimedi

Una scrupolosa igiene orale è quindi l’arma a disposizione per prevenire e combattere la parodontite. Se non siamo bravi a pulire i denti, lasciamo che la placca e tartaro si accumulino tra il dente e la gengiva. La placca dentale si diffonde provocando la recessione delle gengive che si allontanano dai denti formando spazi o tasche parodontali. Questi spazi tra i denti e le gengive si infettano con la progressione della malattia e le tasche diventano sempre più grandi, distruggendo il tessuto gengivale e osseo.

Il risultato? Un’infiammazione della gengiva che conosciamo tutti: la gengivite, un’infiammazione superficiale del tessuto gengivale. Se non interveniamo quest’ultima si cronicizza e l’infiammazione può raggiungere i tessuti più profondi del parodonto e provocare dei seri danni.

Esistono diverse forme di piorrea. Nel 2004 si è tenuto un seminario specialistico per la classificazione delle malattie parodontali che ha portato alla distinzione di diversi gruppi, di cui due principali: 

  • Parodontite cronica: è la forma più comune di piorrea ed è caratterizzata dalla formazione di tasche parodontali e recessione gengivale. È più comune negli adulti, sebbene possa verificarsi a tutte le età. Produce infiammazione all’interno dei tessuti di sostegno dei denti, disunità progressiva e perdita ossea. L’evoluzione tende ad essere lenta.
  • Parodontita aggressiva: è rara ed è caratterizzata da una perdita di tessuti di attacco con degenerazione ossea, non si presenta come un’iniziale gengivite ma appare all’improvviso. Il paziente di solito ha una storia familiare correlata alla malattia.

Per la parodontite aggressiva si parla di due sottogruppi: generalizzata e localizzata, dipendendo dal numero di denti colpiti.

Complicazioni della parodontite

Le complicazioni della piorrea sono rare, ma esistono. Nell’80% dei casi, se viene curata, l’evoluzione della parodontite è favorevole per il paziente. Eppure in alcuni casi, quando lo stadio è già in fase avanzata e la parodontite è aggressiva, i trattamenti abituali potrebbero non essere sufficienti. In queste situazioni, si va incontro alla distruzione dell’osso e quindi alla perdita del dente. Per questo è fondamentale rivolgersi ad un dentista non appena si nota il minimo sanguinamento della gengiva.

Fattori di rischio

Come avrai ormai constatato, i fattori di rischio sono molteplici:  

  • Una scarsa igiene orale.
  • Alcune malattie, come ad esempio il diabete.
  • Il tabagismo.
  • Un consumo eccessivo di alcol.
  • Fattori genetici.
  • Un’infezione causata da alcuni virus, e in particolare l’HIV o certi virus erpetici.
  • Alcuni trattamenti e medicinali come gli anticoagulanti, gli antiepilettici, i farmaci antirigetto somministratti dopo un trapianto o gli antipertensivi.
  • Stress, ansia o depressione.
  • L’età, dato che il rischio è maggiore in età avanzata.
  • I cambiamenti ormonali femminili: la pubertà, la gravidanza e la menopausa sono delle fasi della vita caratterizzate da profondi cambiamenti che aumentano il rischio di sviluppare delle malattie parodontali.

Parodontite sintomi iniziali

come si cura la parodontite avanzata

Tieni presente che in generale la parodontite al suo esordio non presenta sintomi. Come capire allora se soffri di parodontite? I primi sintomi della parodontite includono:

  • Alito cattivo che non migliora con la spazzolatura.
  • Gengive arrossate o gonfie.
  • Gengive sensibili che sanguinano facilmente.
  • Dolore alle gengive.
  • Dolore quando si mangia.
  • Denti allentati e sensibili.
  • Placca o tartaro sopra e sottogengivale.
  • Recessione gengivale o denti più lunghi del normale.

In caso di parodontite aggressiva a questi sintomi si aggiungono:

  • Rapida perdita della stabilità e dell’attaccamento di uno o più denti (distruzione dell’osso).
  • Storia familiare di parodontite.

Se avverti anche solo uno di questi sintomi ti conviene fissare quanto prima un appuntamento dal tuo dentista.

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Diagnosi di parodontite: come viene effettuata?

La diagnosi di parodontite viene realizzata dal dentista attraverso il sondaggio parodontale. Con una sonda millimetrata si misura la profondità del solco gengivale intorno ad ogni dente, se i valori sono inferiori ai 4 millimetri la situazione è mantenibile, se ci sono valori superiori ai 4 millimetri si è in presenza di parodontite.

Dr. Giorgio Bormida

Come si cura la parodontite?

Nell’ambito dentistico, la parodontologia si interessa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie che interessano le gengive e le strutture che sostengono i denti. L’obiettivo principale del trattamento di cura della parodontite saràquindi controllare l’infezione, eliminare i batteri e rigenerare il più possibile i tessuti di inserzione. 

Nella prima fase, il dentista ti valuterà e ti invierà dal parodontologo o da qualche altro specialista, se necessario. Durante il consulto, verranno realizzati studi di imaging e il dentista potrebbe prendere in considerazione il prelievo di campioni dalla tua bocca per identificare i batteri presenti (colture e antibiogrammi).

Se alla base del problema c’è una gengivite, il dentista procederà inizialmente a realizzare una seduta di igiene orale professionale, dato che i responsabili della malattia sono proprio la placca dentale e il tartaro.

Se si tratta di parodontite i più moderni protocolli pervedono quella che viene chiamata Full Mouth Disinfection. La prima seduta di diagnosi sarà utile a “fotografare” la situazione iniziale: verrà compilata una cartella parodontale, eseguito uno status radiografico e scattate delle fotografie. Nella seconda seduta si procede alla pulizia profonda e completa di tutte le tasche gengivali, seguendo le informazioni ricavate in prima seduta, con l’utilizzo di strumentazioni estremamente delicate come l’air flow e piccole punte ad ultrasuoni. Il dentista potrebbe anche prescriverti degli antiinfiammatori, un antibiotico o un collutorio a base di clorexidina.

Dopo una seduta di controllo viene compilata una seconda cartella parodontale per valutare i risultati ottenuti e discutere dell’eventualità di ulteriori trattamenti. Può capitare, infatti, che i metodi non invasivi e il trattamento menzionato non siano sufficienti per ottenere una situazione mantenibile. In questi casi può allora essere necessario dover far ricorso alla chirurgia. 

Trattamento della parodontite: tecniche chirurgiche 

  • La chirurgia ossea resettiva: in questo caso, il chirurgo dentista scolla la gengiva dal dente per poter raggiungere la radice e l’osso. Modifica l’anatomia ossea azzerando la tasca. I depositi di tartaro vengono rimossi dalle tasche profonde, contribuendo a mantenere pulita l’area.
  • La tecnica di rigenerazione tessutale guidata: ha lo scopo di rigenerare i tessuti dei attacco del dente, restaurando tutti i tessuti di sostegno che sono andati persi. Per fare ciò, il chirurgo dentista, dopo aver sollevato un lembo, applica delle sostanze nella tasca ed una membrana che forma una barriera all’interno del parodonto. Il tessuto in seguito si andrà a formare nello spazio che si è così venuto a creare. In caso di perdita di tessuto gengivale, è possibile eseguire un innesto gengivale utilizzando materiale sintetico o tessuto prelevato da un’altra area della bocca per coprire le radici dei denti esposte.
  • La tecnica del riempimento osseo: questo metodo permette di rimpiazzare l’osso danneggiato con dei sostituti ossei. Questa tecnica porta alla formazione di osso ma non di tutta la compessa architettura di supporto del dente.

Tra i diversi trattamenti possibili c’è anche quello che utilizza il laser. Se vuoi sapere di più del trattamento con laser e della parodontite puoi leggere quest’articolo scientifico (in inglese).

Come prevenire la parodontite?

piorrea sintomi foto
Sonda millimetrata per misurare la profondità del solco gengivale

La prima cosa da fare è avere un’eccellente igiene oraleNo bisogna perciò mai trascurare di lavarsi i denti due volte al giorno e per almeno due minuti per eliminare la placca e i residui di cibo. Tutti i dentisti ti consiglieranno di utilizzare uno spazzolino elettrico e di non dimenticare di pulire gli spazi tra i denti con il filo interdentale.

Occorre fissare almeno uno o due appuntamenti all’anno dal proprio dentista, anche se ti sembra di non avere alcun problema. Durante queste visite, il dentista infatti non si limita a controllare che non ci siano carie, ma verifica anche lo stato generale di denti e gengive, vigilando su eventuali sanguinamenti o ascessi dentali parodontali. In questo modo, se c’è un rischio di parodontite, potrà vederlo subito e agire tempestivamente. Al contempo procederà con periodiche sedute di igiene orale professionale o detartrasi, il miglior metodo di prevenzione. 

Si consiglia di evitare il consumo di alcol, tabacco, alimenti o bevande molto zuccherati. Se assumi dei farmaci, ricordati di tenere sotto controllo i tuoi denti, per evitare un’eventuale infezione alle gengive.

Qual è la differenza tra gengivite e parodontite?

Bisogna sapere innanzitutto che la gengivite si manifesta di solito prima della parodontite. Un’altra differenza molto importante è che la gengivite è l’infiammazione delle gengive, mentre la parodontite colpisce anche più in profondità, il legamento parodontale e l’osso. In presenza di una gengivite, la placca dentale si accumula sulla superficie dei denti, provocando delle infiammazioni e l’aspetto arrossato delle gengive, con la presenza di sanguinamenti durante lo spazzolamento.

La gengivite non causa dei danni irreversibili a livello dell’osso e dei tessuti. Se tuttavia la gengivite non viene trattata adeguatamente, può evolvere in parodontite. 

Per riassumere, la parodontite se non viene curata per tempo porta a dei cambiamenti irreversibili a livello delle strutture di sostegno dei denti, mentre la gengivite no. Entrambe queste condizioni devono comunque essere affrontate sempre seriamente, ed è necessario rivolgersi ad un dentista in tutti e due i casi.

Domande frequenti

La parodontite è contagiosa?

Sì, la piorrea è contagiosa ma è difficile che tale contagio avvenga. Sono necessari specifici fattori e il contatto tra chi ha la parodontite e la persona sana deve essere costante e prolungato.

L’eventuale contagio colpisce soprattutto le coppie stabili, poiché la piorrea si diffonde attraverso la saliva e quindi i baci. Inoltre, affinché si verifichi il contagio, la persona sana deve avere un sistema immunitario indebolito. Influiscono anche le abitudini di igiene orale della coppia, la quantità di placca che la persona sana ha in bocca e se fuma o meno.

Parodontite come curarla naturalmente?

Esistono rimedi casalinghi che possono aiutare a combattere la parodontite e alleviare i sintomi. Questi rimedi tuttavia non possono sostituire il trattamento adeguato prescritto da un dentista:

  • Lava i denti per due minuti dopo ogni pasto.
  • Usa il filo interdentale o uno scovolino interdentale per pulire gli spazi tra i denti. (Non sempre è consigliato usare il filo quando il tessuto è molto danneggiato).
  • Usa un collutorio antibatterico ogni giorno, ricorda che i collutori alla clorexidina non vanno usati senza controllo medico.
  • Aggiungi un cucchiaio di sale marino a una tazza di acqua tiepida fai risciacqui per 30 secondi. Ripeti due o tre volte al giorno.
  • Sciogli tre gocce di olio di citronella o olio di melaleuca in un bicchiere d’acqua e sciacqua la bocca con questa miscela per 30 secondi anche 2 volte al giorno. (Non usare mai oli essenziali puri, solo quelli di grado comestibile).
  • Sciacqua la bocca con il succo estratto dalla polpa di aloe vera per 30 secondi.
  • Applicare un po’ di olio di cocco sui denti, lasciarlo agire per circa 30 minuti e sciacquare.

Quanto costa curare la parodontite?

Un trattamento di base senza chirurgia può costare tra gli 800 € e 1600 €. Nel caso fosse necessario un intervento chirurgico i prezzi aumentano considerevolmente e variano in base a diversi fattori e se è necessario inserire degli impianti dentali.

Autori:
Belén Maviglia
Belén Maviglia
Redattrice specializzata nel settore dentale e del benessere, Belén è anche un'esperta di comunicazione digitale.
Dottor Giorgio Bormida
Dottor Giorgio Bormida
Il Dott. Giorgio Bormida è laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria e si occupa di conservativa, endodonzia, parodontologia, protesi e gnatologia nello studio che ha rilevato dalla sua famiglia.
Revisionato dal punto di vista medico da:
Dr.ssa Maria Forns
Dr.ssa Maria Forns
La Dr.ssa Forns si è laureata con lode in Igiene Dentale il 2015 presso l’Istituto “La Segarra” a Cervera, Spagna, effettuando un tirocinio abilitante di cinque mesi in Clinica Dentale.
Fonti

PubMed: Current Concepts in the Management of Periodontitis. Consultato il 18 aprile 2023.

Istituto superiore di sanità: Trattamento della parodontite di stadio I-III. Consultato il 18 aprile 2023.

Medicitalia: La parodontite. Consultato il 18 aprile 2023.

Rivista Igiene dentale: L’efficacia del laser a diodo a 800-980 nm in aggiunta alla terapia parodontale non chirurgica nel trattamento della parodontite: una revisione della letteratura. Consultato il 18 aprile 2023.