Alitosi: Come Combattere l’Alito Cattivo, Cause e Rimedi
L’alitosi, nome scientifico dell’alito cattivo, è un argomento delicato da affrontare, di cui spesso non si parla. Questo disagio riguarda sia chi ne soffre, sia chi gli sta accanto e spesso ha a che vedere con l’igiene del cavo orale.
Ci sono persone con un grave disturbo di alitosi per le quali rappresenta non solo un problema sociale, ma anche un problema di autostima. Altre semplicemente non ne sono consapevoli.
È importante sapere che l’alitosi non è un problema insormontabile e che ci sono diverse soluzioni, come prima cosa per poter risolvere questo problema bisogna ovviamente identificare le cause che lo hanno originato.
Questo articolo di Dottordentista risponderà a tutte queste domande che ti starai senz’altro ponendo riguardo a come prendersi cura dell’igiene orale!
Definizione: l’alitosi è caratterizzata da un odore sgradevole proveniente dalla bocca di una persona. Può essere temporaneo o cronico e colpire fino al 25% della popolazione.
Tipi di alitosi: si classifica in alitosi orale (originata dalla bocca) e alitosi extraorale (causata da malattie sistemiche).
Cause: le cause più comuni includono scarsa igiene orale, malattie parodontali, abitudini come il fumo, consumo di determinati alimenti, tra gli altri.
Trattamenti e prevenzione: mantenere una buona igiene orale, evitare il tabacco e alcuni alimenti, bere acqua, visitare regolarmente il dentista, sono misure fondamentali per prevenire l’alitosi.
Che cos’è l’alitosi e perché puzza l’alito?

Il termine alitosi deriva dal latino “halitus” che significa alito, e dal suffisso greco “-osis” che significa malattia o disturbo. È caratterizzata da un odore sgradevole proveniente dall’alito.
Riguarda all’incirca dal 25 al 50% della popolazione, ed è un fenomeno che tende a presentarsi con maggior frequenza con l’aumentare dell’età. Colpisce in preponderanza il sesso maschile, con un rapporto di tre a uno fra uomini e donne. Ma tutti ne possono soffrire, anche i bambini.
L’alitosi è una patologia vera e propria con delle significative ripercussioni psicologiche e sociali. Per questa ragione alcuni ospedali la prendono in carico, occupandosi del disturbo e delle sue cause. Ad esempio a Torino l’ospedale Molinette ha attivato già dal 2005 il primo centro del Nord Italia dedicato alla diagnosi e alla cura dell’alitosi.
Conosciuta anche come “alito cattivo“, l’alitosi è, nella maggior parte dei casi, il risultato di residui alimentari e batteri accumulati intorno alle gengive, tra i denti e sulla lingua.
Quando l’igiene orale scarseggia i batteri proliferano e si crea un terreno fertile per la loro moltiplicazione che può innescare, oltre a carie e infiammazioni delle gengive, una spiacevoli alitosi.
Sebbene ci siano studi che rivelano che tra il 60 e il 90% dei casi di alitosi ha origine in bocca, ci sono anche altri motivi, al di fuori del cavo orale, a cui bisogna prestare attenzione.
Alitosi, quando preoccuparsi?
L’alitosi può essere motivo di preoccupazione quando persiste nonostante una buona igiene orale, poiché potrebbe indicare infezioni gengivali, carie, secchezza delle fauci o problemi gastrointestinali. Inoltre, se è associata a sintomi come dolore, gonfiore, o cambiamenti nel gusto, è consigliabile consultare un medico per escludere condizioni più serie come diabete, insufficienza renale o problemi respiratori.
Alito pesante, tipologie di alitosi

L’alitosi è classificata in diversi modi, a seconda delle cause, delle origini, della durata e della sua gravità.
A seconda del luogo in cui ha origine, esistono due tipi di alitosi:
- Alitosi orale: è un tipo di alitosi causata da fattori legati alla bocca: l’accumulo di placca, malattie gengivali, carie, abitudini alimentari, ecc.
- Alitosi extraorale: si manifesta per cause esterne al cavo orale. In generale si tratta di malattie sistemiche, renali, epatiche, disturbi digestivi, ecc.
Le cause dell’alitosi possono essere suddivise in due grandi gruppi:
- Patologico: quelli che, come indica il nome, sono associati a malattie. Questi possono essere sia sistemici che orali.
- Fisiologico: sono fattori orali che promuovono l’alitosi ma non coinvolgono patologie. Sono più legati alle abitudini alimentari, alla routine quotidiana, ai normali cambiamenti dell’età e alla diminuzione del flusso di saliva durante la notte.
- Di origine psichiatrica o alitosi psicosomatica: questo tipo di alitosi è attribuita a pazienti che credono di averla, o che ne hanno sofferto in qualche momento della vita ma ora non più. Appartengono a questo gruppo anche i pazienti con alitofobia, o paura di soffrire di alitosi, che si comportano come se ce l’avessero. Queste persone si isolano socialmente o consumano compulsivamente prodotti per combatterla.
A seconda della gravità del caso, l’alitosi può essere classificata come:
- Leggera.
- Moderata.
- Acuta.
A seconda della durata del disturbo si può parlare di alitosi transitoria e alitosi acuta o cronica.
L’alitosi transitoria di solito si verifica solo in determinati momenti della giornata, non dura a lungo ed è correlata a situazioni molto specifiche.
Si può attribuire all’ingestione di alcuni alimenti che producono solfati come cipolla, aglio, cioccolatini, oppure al risveglio mattutino (alitosi mattutina) o dopo il consumo di alcol e tabacco.
Può anche essere causato da lunghi periodi di digiuno, stress, raffreddore o semplicemente a causa della scarsa igiene orale.
Molte volte l’alitosi può protrarsi per un lungo periodo, senza una causa apparente ed essere segno di qualche problema più serio. In questi casi si parla di alitosi patologica. È causata da condizioni del cavo orale come infiammazione o malattie delle gengive, carie dentali, secchezza cronica della bocca (xerostomia) e malattie sistemiche.
Alitosi cause: alitosi fisiologica

L’età
Con l’età, il funzionamento delle nostre ghiandole salivari viene compromesso, alterando così la qualità e la quantità di saliva, nonostante venga mantenuta una buona igiene orale. Ciò comporta lo sviluppo di un alito più intenso e sgradevole.
Batteri orali
A loro possono essere attribuiti la maggior parte dei problemi di alitosi. I batteri presenti nella bocca fermentano il cibo e la saliva e li scompongono, generando substrati volatili che causano l’alitosi, l’infiammazione delle gengive e la carie, tra gli altri problemi orali.
Alitosi mattutina
È molto comune avere l’alito cattivo appena svegli. Durante le ore di sonno la produzione di saliva diminuisce. Ciò facilita l’aumento di batteri che producono un gas maleodorante che viene eliminato attraverso l’alito.
Diminuzione della produzione di saliva
La saliva, oltre a svolgere un ruolo nel processo digestivo, ha una funzione di pulizia, lubrificazione, neutralizzazione e ossigenazione del cavo orale ed aiuta a eliminare o ridurre gli odori. La saliva ha, in altre parole, il ruolo di detergente naturale della bocca.
La xerostomia, o bocca secca, è una condizione derivata da problemi alle ghiandole salivari che riducono la produzione di saliva. La diminuzione della produzione di saliva aumenta il numero di batteri e ciò provoca alitosi.
Fumare o bere alcolici
Fumo e alcol provocano un alito riconoscibili a distanza e che può persistere anche il giorno dopo aver fumato o bevuto.
Lunghi periodi di digiuno
Il digiuno può causare alitosi. Gli acidi prodotti nello stomaco in attesa di digerire il cibo vengono espulsi attraverso il respiro. I pazienti che saltano i pasti, allungano il tempo tra i pasti o seguono una dieta ipocalorica hanno maggiori probabilità di soffrire di alitosi.
Protesi e apparecchi orali
Gli apparecchi ortodontici e protesici, nonché le otturazioni difettose, se non adeguatamente pulite, possono comportare l’accumulo di resti alimentari.
Consumo di determinati alimenti
Le sostanze derivanti dall’assunzione di alcuni alimenti, dopo essere state metabolizzate, diventano elementi volatili che raggiungono i polmoni e vengono espulsi attraverso il respiro.
È il caso di cipolla, aglio, cibi molto speziati o piccanti, pastrami, cibi ricchi di proteine e grassi. I carnivori tendono ad avere un alito peggiore dei vegetariani.
Alitosi patologica: cause

Una cattiva igiene orale
Nell’ 85% dei casi l’alitosi è causata da una cattiva igiene orale. Nella nostra bocca proliferano dei batteri detti anaerobi. Il termine “anaerobi” significa che non hanno bisogno di ossigeno per vivere e moltiplicarsi, ma necessitano invece di proteine. Quando se ne nutrono, i batteri rilasciano dei composti solforati volatili dall’odore molto intenso. Anche le carie, le afte e tutte le infezioni della bocca possono essere all’origine di un alito sgradevole. Spazzolarsi i denti due volte al giorno, passare il filo interdentale o utilizzare un idropulsore, senza dimenticarsi di farsi visitare regolarmente dal dentista (anche per una pulizia completa o detartrasi), sono degli ottimi metodi per evitare di soffrire di questo disturbo.
La lingua è il punto della nostra bocca che consente il maggior accumulo di batteri anaerobici, e al quale vengono attribuiti molti dei casi di cattivo odore. Ecco perché è importante che impari a pulire correttamente la lingua.
Malattie parodontali o gengiviti
Tra tutte le cause dell’alitosi, le malattie parodontali sono la causa più comune. La lingua tende ad avere un odore peggiore e magari anche un colore giallastro se si soffre di una malattia parodontale. Gli agenti patogeni parodontali sono direttamente associati al livello di alitosi.
La presenza di infiammazione attiva, suppurazione ed emorragia, tipiche delle malattie parodontali, accentuano il processo putrefattivo.
Altri problemi del cavo orale
Stomatite e glossite derivanti da una malattia sistemica sottostante, gengivite ulcerosa necrotizzante, gengivostomatite erpetica, necrosi dovuta a radioterapia e chemioterapia in pazienti con neoplasie, ulcere o afte causate da immunosoppressione o trauma, candidosi orale, difterite, herpangina da carenza di farmaci o vitamine.
L’alito cattivo è causato da fessure o tessuti necrotici che a volte possono evolversi in rapida cancrena dei tessuti orali e facciali, specialmente nei pazienti indeboliti e immunosoppressi con flusso salivare ridotto.
Nel seguente video un dentista parla delle possibli cause dell’alitosi:
Disturbi delle vie respiratorie superiori
Le malattie dell’apparato respiratorio, in particolare del tratto superiore, sopra la laringe, possono presentare, tra gli altri sintomi, alitosi.
Alcune di queste condizioni sono: sinusite, rinite, polmonite, bronchite, malformazioni che causano infezioni nasali e ostruzione nasale come palatoschisi, disfunzioni parotidee, rinorrea, carcinomi, tonsilliti, faringiti, tumori, tubercolosi, ascessi, infiammazioni della mucosa orale, adenoidi e seni paranasali.
L’alitosi nella tonsillite acuta è considerata transitoria. Nelle depressioni delle tonsille con tonsillite cronica, la secrezione di solito si accumula sotto forma di palline; se pressati hanno un cattivo odore, ma non sembrano essere la fonte di alitosi.
Una sinusite cronica può provocare la presenza di pus nei seni nasali. Non causa sempre dolore, ma il pus presente può avere un odore molto forte.
Malattie del sistema digestivo
I casi di alitosi dovuti a malattie dell’apparato digerente sono molto meno frequenti rispetto ai precedenti. In questi casi l’alitosi è correlata a episodi di: gastrite semplice o Helicobacter Pylori, ulcere, reflusso, diverticolite, ernie iatali, emorragia digestiva, eruttazione e vomito, tra gli altri.
È anche possibile che si verifichi una pseudoalitosi. Sono casi in cui, a causa di alcuni problemi digestivi, si può avere la sensazione di avere l’alitosi senza presentarla effettivamente.
Malattie sistemiche
- Malattie autoimmuni: come l’artrite reumatoide e il lupus, tra le altre, possono colpire le ghiandole salivari e portare ad avere la bocca secca.
- Diabete mellito trascurato: produce un alito che puzza di acetone e che viene espulso attraverso i polmoni. Inoltre, porta questi pazienti ad essere più suscettibili alle infezioni orali.
- Febbre alta: produce disidratazione e diminuzione della quantità di saliva.
- Insufficienza renale: produce un caratteristico odore di urina.
- Grave disfunzione epatica: è caratterizzata da un odore dell’alito dolce, che precede il coma epatico.
- Cirrosi: provoca un odore di sangue coagulato e uova marce.
- Alcuni tipi di carcinomi: generano un odore di sangue coagulato.
- Carenze di vitamine o minerali: perché causano secchezza delle fauci.
- Avvelenamenti: con piombo, mercurio, bismuto e arsenicali.
Alitosi psicosomatica o alitofobia
In questi casi non viene segnalato un effettivo alito cattivo. Nella maggior parte dei pazienti, questo tipo di alitosi è correlata a sintomi di altri problemi psichiatrici, come ansia ed eccessiva auto-osservazione.
Assunzione di alcuni medicinali
Alcuni medicinali e trattamenti possono essere responsabili dell’insorgere del disturbo, poiché possono cambiare la composizione dei batteri presenti nella bocca. Si tratta degli antistaminici, dei decongestionanti, dei trattamenti prescritti per l’ipertensione arteriosa, degli antidepressivi e degli antipsicotici.
Alito cativo ormoni: ovulazione e alito cattivo
Durante l’ovulazione o la gravidanza, i tassi elevati di ormoni determinano un aumento della formazione di placca dentale, dove proliferano i batteri che provocano il cattivo odore.
Alitosi: trattamenti per combatterla
Alcuni trucchi per controllare il propio alito e per prevenire l’alitosi sono:
Come controllare il proprio alito?
A volte può capitare di avere dei dubbi riguardo al proprio alito. Ma come si fa a testare da soli se il nostro alito è effettivamente sgradevole? Ecco alcuni trucchi:
- Leccati il polso, aspetta qualche secondo e annusalo.
- Puoi anche prendere un cucchiaio e utilizzarlo per grattare la parte posteriore della lingua. Potrai vedere quello che hai raschiato dalla lingua e annusarlo.
- Se te la senti, puoi sempre chiedere a una persona con cui sei in confidenza di darti un parere.
- In commercio si possono acquistare degli apparecchi che riescono a quantificare i gas sulfurei presenti.
Come prevenire l’alitosi?

Per avere un alito gradevole occorre mettere in pratica delle buone abitudini e adottare alcuni accorgimenti:
Il metodo migliore per risolvere questo sgradevole disturbo è migliorare la propria igiene orale. Lavati i denti due volte al giorno, senza dimenticarti della lingua (utilizzando ad esempio un apposito raschietto). Per finire si può procedere facendo un risciacquo con un collutorio (in questo articolo ti parliamo di questo prodotto). Anche l’uso dell’idropulsore contribuisce ad un’igiene orale ottimale.
Altri fattori che possono aiutare a prevenire l’alitosi riguardano alcuni cambiamenti nelle tue abitudini e nell’alimentazione:
- Evita di fumare.
- Non mangiare cibi molto grassi.
- Evita le diete iperproteiche e ipocaloriche.
- Evita i cibi molto conditi o che causano l’alitosi come l’aglio e la cipolla.
- Bevi molta acqua per aumentare la produzione di saliva.
- Respira sempre attraverso il naso.
- Evita di consumare bevande alcoliche e caffè.
- Visita regolarmente il tuo dentista, devi mantenere il tuo cavo orale sano, privo di fonti infettive, carie, malattie gengivali, che possono portare alle condizioni per la generazione di cattivi odori.
- Puoi usare i collutori tra una spazzolatura e l’altra, ma tieni presente che forniscono un miglioramento temporaneo e non sostituiscono una corretta igiene orale. Il collutorio con clorexidina, prescirtto dal dentista, potrebbe aiutarti a combattere l’alitosi, ma non si può usare a lungo.
- Puoi masticare gomme senza zucchero, aumentano la produzione di saliva, hanno azione batteriostatica e aiutano a ridurre la formazione della placca (per rimuoverla efficacemente puoi provare le pastiglie rivelatrici di placca).
- Se utilizzi un qualsiasi tipo di apparecchio orale, puliscilo accuratamente e, se possibile, ad eccezione di apparecchi ortodontici e se non devi indossarli mentre dormi, rimuovili di notte e mettili in un bicchiere con acqua e bicarbonato di sodio per ridurre la colonizzazione batterica. Esegui la stessa procedura di giorno in caso debba usare il dispositivo di notte.
- Cerca di masticare il cibo correttamente, poiché quando non lo mastichi abbastanza, la produzione di saliva diminuisce.
Se segui questi suggerimenti con disciplina e nonostante ciò il tuo alito cattivo persiste, ti consigliamo di visitare il tuo dentista il prima possibile. Potresti soffrire di un problema più serio ed è meglio evitare complicazioni.
Alitosi rimedi naturali: come combattere l’alitosi

Esistono delle soluzioni completamente naturali per aiutarti a vincere la tua battaglia contro questo disturbo:
- Una o due volte a settimana, utilizza il bicarbonato di sodio, spolverandolo sulle setole dello spazzolino dopo aver applicato il tuo solito dentifricio. Non si debe fare per lunghi periodi, e sempre prima bisogna consultare un dentista.
- Gli oli essenziali possono essere utilizzati per avere un alito gradevole. Ad esempio puoi fare ricsciacqui con acqua e qualche goccia di olio essenziale di menta, limone, rosmarino, Tea Tree o eucalipto. Non usare mai oli essenziali puri, poiché possono causare danni gengivali. Solo si possono usare quelli di grado alimentizio.
- Mastica prezzemolo o menta fresca dopo aver spazzolato i denti, la clorofilla riduce l’alitosi.
- Tè verde: contiene dei polifenoli che sono in grado di fermare la proliferazione dei batteri.
- Dieta sana, evita di mischiare carboidrati e proteine.
- Bevi molta acqua e prediligi verdure fresche e ricche in fibra. Le carote, i broccoli, il sedano e frutti come le mele hanno un effetto pulente sui denti.
- Visita almeno due volte all’anno il tuo dentista per tenere sotto controllo le cause dell’alitosi.
Alito cattivo rimedi in farmacia

Se ci rechiamo in farmacia per cercare un rimedio a questo sgradevole disturbo, il farmacista quasi sicuramente ci proporrà uno spray per l’alito fresco o delle pastiglie.
Bisogna sapere però che non sono dei trattamenti per risolvere il disturbo, ma piuttosto un palliativo per mascherare l’odore per alcune ore. Lo spray e le pastiglie attivano la produzione di saliva e neutralizzano così i cattivi odori. Contengono oli essenziali o mentolo e sono immediatamente efficaci.
Altri prodotti che si possono reperire sono i chewing-gum senza zucchero al fluoro. Infine, si possono acquistare dei dentifrici studiati appositamente per lottare contro l’alitosi.

Alcune caramelle promettono risolvere il problema dell’alitosi non solo in bocca ma anche nello stomaco. È il caso delle compresse Salva-Alito Giuliani.
Esistono anche alcuni prodotti naturali come Pasta del Capitano Spray Alito Fresco, a base di propoli che aiuta a ridurre la fermentazione batterica, contribuendo a una migliore igiene orale.
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Se il disturbo ha un carattere persistente e non tende ad attenuarsi, è consigliabile rivolgersi ad un medico per una valutazione. Ovviamente il primo specialista da consultare è il dentista, che procederà con un esame completo della cavità orale.
Se il dentista scarta l’ipotesi di una causa bucco-dentale, consiglierà di rivolgersi ad un medico generico, che andrà a ricercare le origini del disturbo. Di solito durante l’esame porrà numerose domande sulle proprie abitudini, e in particolar modo su quelle alimentari.
Se sospetta la presenza di una sinusite, proporrà una visita da un otorinolaringoiatra. Che si tratti del dentista, del medico generico o dell’otorinolaringoiatra, uno di questi specialisti riuscirà senz’altro a trovare la causa del problema.
Ecco un servizio televisivo che parla in modo semplice dell’alito cattivo e ne spiega le cause:
Domande frequenti
Come curare l’alitosi definitivamente?
Innanzitutto è fondamentale capire cosa la provoca. Potrebbe bastare migliorare la propria igiene orale o esserci bisogno di un trattamento specifico che vada alle cause. Ne parliamo nell’articolo.
Come eliminare l’alitosi?
In commercio trovi rimedi come spray o pastiglie mentolate ma servono solo a mascherare il cattivo odore. Meglio conosere le cause del problema per risolverlo alla base.
Come combattere l’alitosi con rimedi naturali?
Masticare prezzemolo o menta o con oli essenziali di grado alimentare.